Concetti Chiave
- Il tardo classicismo segna il declino della polis di Atene, con una crisi politica e culturale tra il V° e il IV° secolo.
- Le polis greche iniziano a combattersi, portando alla fine della democrazia ateniese e all'ascesa del dominio macedone con Alessandro Magno.
- Nell'arte, si passa dall'oggettività alla soggettività, con una maggiore enfasi sui sentimenti e le emozioni umane.
- Prassitele rifiuta i canoni tradizionali, ridimensionando le proporzioni e rappresentando i soggetti con maggiore realismo e sentimento.
- Le divinità vengono umanizzate, riconoscendo che gli uomini non possono essere perfetti, ma gli dei possono riflettere caratteristiche umane.
Crisi della polis di Atene
In questo periodo si verifica la caduta del momento più elevato e ricco della polis di Atene, subentra infatti la crisi e l’incertezza tra il V° e il IV° secolo, in questi secoli la crisi attacca in particolare prima l’ambito politico ma poi anche quello culturale, e quindi soprattutto il mondo artistico.
Conquista macedone e cambiamenti artistici
Le polis iniziarono infatti a combattersi a vicenda mettendo fine all’esperienza della democrazia ateniese, a questo punto i macedoni decisero di approfittarsene e con Alessandro Magno conquistarono rapidamente e quasi interamente la Grecia. I greci si resero conto di poter sfruttare nell'arte oltre alla ragione, i sentimenti e quindi superarono l’oggettività dando sempre più spazio alla soggettività e alle proprie emozioni. Gli artisti riscoprirono infatti questo aspetto più emotivo ed umano, Prassitele in particolare rinnegò i principi del canone tradizionale, rimpicciolendo le proporzioni e affrontando i temi rappresentandoli con più sentimento: i soggetti diventano quindi anche più realistici nonostante i temi non fossero effettivamente mai cambiati. Però le divinità mutano, capendo i loro limiti gli uomini non possono essere infatti perfetti come le divinità ma gli dei possono in questo contesto essere anche umanizzati.