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Ominide
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Concetti Chiave

  • L'askoide è un'antica forma vascolare greca in ceramica, risalente al 480 a.C., caratterizzata da un profilo curvo e un'imboccatura allungata e obliqua.
  • La struttura include un corpo a sacco asimmetrico, collo corto e decentrato, e un'ansa obliqua con decorazioni spesso figurative.
  • Gli askos erano utilizzati come contenitori per olio, unguenti o per libagioni, una pratica rituale antica di offerta alla divinità.
  • Le decorazioni degli askos variano tra figure rosse e vernice nera, comuni sia nella ceramica greca che in quella italiota.
  • Esempi di askos sono stati rinvenuti nella provincia di Macerata, come quello del VI sec a.C. esposto al Museo civico Villa Coloredo Mels di Recanati.

L'askoide (greco antico askos) è una antica forma vascolare in ceramica. L'askos compare in Grecia verso il 480 a.C.; è riconoscibile per la sua forma chiusa dal profilo curvo, con una larga imboccatura allungata e obliqua, più alta sul lato opposto all’ansa.

Indice

  1. Funzioni e decorazioni
  2. Diffusione e ritrovamenti

Funzioni e decorazioni

Possiede un corpo a sacco, allungato, dalle pareti convesse molto asimmetriche, collo decentrato, corto e asimmetrico, ansa obliqua impostata sul retro dell’imboccatura e nella zona superiore del ventre, con relativi attacchi riccamente decorati, anche con motivi figurativi; rientra nel vasellame da mensa, (in particolare come contenitore di olio). Se ne è ipotizzata la funzione di contenitore per unguenti, vaso per bere e travasare liquidi, ma anche come vaso per libagioni (cerimonie con cui, nell'antichità, si effettuava lo spargimento rituale, per terra o su particolari siti o oggetti, come atto di offerta alla divinità)

Diffusione e ritrovamenti

Gli askos, possono presentare decorazioni sia a figure rosse, sia a vernice nera. La forma è diffusa, oltre che nella ceramica greca, in quella italiota. Sono stati ritrovati infatti numerosi vasi e corredi funebri nella provincia di Macerata, dove le popolazioni picene risiedettero a partire dal VIII a.C. lasciando tracce rilevanti nel territorio recanatese.

Ne è un esempio l’askos illustrato sulla destra, risalente al VI sec a.C., rinvenuto a Recanati nell’area Bitocchi, e conservato presso il Museo civico Villa Coloredo Mels.

Domande e risposte