Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • La kylix è una coppa greca utilizzata per bere vino durante i simposi, spesso decorata con scene umoristiche o a sfondo sessuale visibili man mano che il vino veniva consumato.
  • Attribuita al "Pittore di Brygos", la kylix mostra uno stile distintivo caratterizzato da figure animate e una bellezza del segno, tipico di 170 vasi, tra cui esemplari conservati al Louvre e al Museo di Würzburg.
  • La decorazione interna raffigura Briseide e Fenice in un'ambientazione mitica della guerra di Troia, con elementi simbolici come uno scudo e una spada.
  • L'uso del colore rosso dell'argilla e del nero per dettagli decorativi e particolari interni è una caratteristica distintiva, con contrasti creati per evitare sensazioni di vuoto.
  • La kylix, datata intorno al 490 a.C., è stata scoperta nell'area archeologica di Vulci e attualmente è conservata al Louvre.

Indice

  1. Significato e uso della kylix
  2. Il pittore di Brygos
  3. Raffigurazione di Briseide e Fenice
  4. Decorazione e simbolismo della kylix
  5. Colori e dettagli della kylix
  6. Origine e conservazione della kylix

Significato e uso della kylix

Kylix in greco significa “coppa”. L’uso principale era di bere il vino durante i simposi, a cui partecipavano soltanto gli uomini. Per questo, spesso, erano decorati con scene umoristiche o a sfondo sessuale che venivano rese totalmente visibili, man mano che il recipiente veniva svuotato.

La particolare forma permetteva di bere da sdraiati come, normalmente, avveniva in questi banchetti.

Il pittore di Brygos

L’autore non è noto e la denominazione “Pittore di Brygos” è stata convenzionalmente formulata dagli studiosi di cerami greca in base al nome proprio dell’autore di tredici vasi, cinque dei quali, tenendo conto della fattura delle figure, rivelano di essere stati dipinti dalla stessa mano. In particolare, il medesimo stile si ritrova in 170 vasi fra cui emergono anche una coppa con Dioniso fra i Satiri, esposta al Louvre, e un’altra coppa conservata al Museo di Würzburg. Il pittore di Brygos si distingue per l’animazione delle sue figure a cui unisce una eccezionale bellezza del segno, per cui nello stesso tempo le figure sono imponenti e piene di grazia. Quando il “Pittore di Berlino” e il “Pittore di Kleophrades” raggiungono il loro apogeo, l’attività del “pittore di Brygos” declina.

Raffigurazione di Briseide e Fenice

All’interno, la kylix raffigura Briseide, la sacerdotessa di Giove, schiava di Achillee di cui Agamennone si era innamorato, causando, pertanto, il ritiro di Achille dalla guerra di Troia, come ci viene narrato da Omero nell’Iliade. Essa tiene in mano un’anfora nera. Seduto davanti a lei, si trova il vecchio Fenice, alle cui cure era stato affidato Achille quando era adolescente e che seguì il suo discepolo nella spedizione contro Troia. Pare che l’autore abbia voluto raffigurare i due personaggi mitici al tempo della guerra, come se fossero nella tenda di Achille.

Decorazione e simbolismo della kylix

Poiché si tratta di una coppa circolare, la raffigurazione è racchiusa in un tondo, per poter creare e mantenere un rapporto armonico con la struttura del vaso. Tutt’intorno corre una fascia decorativa costruita a partire da una linea continua ripiegata in modo tale da formare un motivo geometrico ripetuto, intervallato ogni tre, da un motivo a crocetta. Tale decorazione era molto sfruttata nella ceramica greca fino ad acquisire un significato conservatore. La fortuna di tale motivo si può forse spiegare con il fatto che, con la discreta alternanza di chiari e di scuri, esso si raccorda armoniosamente con la fascia marginale della coppa, interamente verniciata di nero e con il tondo in cui le figure, del colore giallognolo chiaro dell’argilla si stagliano su di uno sfondo anch’esso nero. La fascia sacrifica alcuni motivi decorativi come lo scudo in alto o una parte dello schienale della sedia su cui è seduto Fenice. Sullo sfondo, oltre allo scudo, figura anche una spada che sarebbe improprio dire che entrambi sono appesi al muro. In realtà, si tratta di una pura e semplice collocazione nello spazio, senza alcun rispetto della logica realistica, anche perché i due oggetti hanno soltanto un valore simbolico.

Colori e dettagli della kylix

Come succede nei vasi, le figure sono del colore rosso dell’argilla, mentre il nero è stato utilizzato per rappresentare i particolari interni delle figure e per mettere in risalto alcune parti decorative come la banda del chitone di Fenice e dello himation (= abito) di Briseide. L’unica tinta vera e propria si ritrova nei capelli e nella barba candida del vecchio. Occorre sottolineare che il toro raffigurato sullo scudo è tutto a vernice nera e quindi esso determina un contrasto con le altre figure; questo particolare serve per eliminare il senso di vuoto che lo scudo senza decorazioni potrebbe dare e ad attribuire un aspetto secondario a tale elemento.

Origine e conservazione della kylix

La kylix è stato rinvenuto nell’area archeologica di Vulci, risale al 490 circa a.C ed è conservato al Louvre.

Domande da interrogazione

  1. Qual era l'uso principale della kylix nei simposi greci?
  2. La kylix era principalmente usata per bere vino durante i simposi, eventi a cui partecipavano solo uomini, e spesso era decorata con scene umoristiche o a sfondo sessuale.

  3. Chi è il "Pittore di Brygos" e come è stato identificato?
  4. Il "Pittore di Brygos" è un nome convenzionale dato dagli studiosi a un artista non noto, identificato attraverso lo stile comune di tredici vasi, cinque dei quali mostrano una mano simile.

  5. Quali personaggi mitici sono raffigurati all'interno della kylix e qual è il loro significato?
  6. All'interno della kylix sono raffigurati Briseide e Fenice, personaggi mitici legati alla guerra di Troia, rappresentati come se fossero nella tenda di Achille.

  7. Qual è la particolarità della decorazione della kylix?
  8. La decorazione della kylix include una fascia con un motivo geometrico ripetuto e un motivo a crocetta, che si armonizza con la struttura del vaso e utilizza contrasti di colore per evidenziare dettagli.

  9. Dove è stata rinvenuta la kylix e dove è attualmente conservata?
  10. La kylix è stata rinvenuta nell'area archeologica di Vulci e risale al 490 circa a.C.; attualmente è conservata al Louvre.

Domande e risposte