Concetti Chiave
- La stele di Berlino raffigura Akhenaton con sua moglie Nefertiti e le loro figlie in un momento di intimità familiare.
- Akhenaton viene mostrato mentre bacia dolcemente la figlia Meritàton, simboleggiando amore e affetto.
- Nefertiti è seduta di fronte al faraone con le figlie minori, una scena che esprime un dialogo familiare intimo.
- Il disco solare di Aton sovrasta la scena, con raggi che rappresentano doni divini, simbolizzati dalle ankh.
- Dettagli minuziosi di arredi e vestiario sottolineano la realtà e semplicità della vita familiare dell'epoca.
Un rilievo di Tell el-Amarna
Un piccolo rilievo (cm 32,5*39) proveniente da Tell el-Amarna che rappresenta Akhenaton e la sua famiglia, oggi conservato all'ägyptisches Museum di Berlino, ci testimonia meglio di altro esempio le nuove modalità di rappresentazione.
In esso Akhenaton bacia con dolcezza Meritàton, la figlia primogenita, sostenendole delicatamente la testa con la mano sinistra. Di fronte al marito siede la bellissima regina Nefertiti con in braccio le due figlie minori. La prima siede sulle ginocchia della madre e, rivolgendosi a lei in un intimo e affettuoso colloquio familiare, indica il padre con la manina destra tesa. La seconda, più piccola, si aggrappa alla spalla sinistra della madre, protendendo anch'essa il piccolo braccio destro verso il padre.
Simbolismo e dettagli artistici
L'intera scena si svolge sotto il ricorrente disco solare di Aton, che diffonde doni attraverso i suoi 19 benefici raggi. Di questi, i primi due in corrispondenza del naso del faraone e della regina terminano con altrettante croci ansate (ankh), che rappresentano simbolicamente la chiave della vita, mentre gli altri hanno per terminazione delle piccole mani, che alludono ai doni che la divinità offre agli uomini attraverso la famiglia del faraone. La stessa cura posta nella realistica descrizione degli stati d'animo viene riservata anche alla rappresentazione dei particolari dell'arredo e del vestiario, in modo da completare l'immagine di una famiglia unita e serena, colta nel contesto di una scena di semplice vita quotidiana. Mai più, in seguito, l'arte egizia avrebbe dimostrato una volontà così evidente di documentare la realtà.