Concetti Chiave
- Durante l'età ellenistica, la scultura si diversificò, adottando stili vari in base ai soggetti, rompendo con la tradizione classica unitaria.
- Dal III secolo a.C., si sviluppò un gusto per il pathos, evidente nella drammaticità delle scene belliche e nella rappresentazione del dolore.
- La scultura veristica emerse, raffigurando realisticamente la decadenza fisica e gli effetti del lavoro duro su popolani e contadini.
- Si formarono tradizioni locali: l'arte attica seguiva Prassitele, Pergamo era ricca di pathos, Alessandria privilegiava il verismo.
- Soggetti dionisiaci e di Afrodite riflettevano cambiamenti sociali, introducendo temi giocosi, erotici e il tema dell'innamoramento.
Indice
Evoluzione della scultura ellenistica
Durante l'età ellenistica si interruppe la linea evolutiva unitaria che aveva caratterizzato la scultura classica e si affermarono contemporaneamente correnti artistiche molto diverse. Si diffuse infatti l'idea che fosse possibile scegliere lo stile in funzione del soggetto da rappresentare, quindi le novità formali furono applicate a un repertorio già esistente, reimpiegato liberamente.
E' possibile individuare , a partire dal III secolo a.C., un gusto particolare per il pathos, sia nella resa anatomica del corpo, sia nella rappresentazione del dolore. Anche le scene belliche diventarono più drammatiche: si introdussero effetti originali, come la sovrapposizione dei corpi di cavalieri e fanti per rendere l'idea della mischia, e si crearono gruppi statuari che raffiguravano pateticamente i nemici sconfitti.Realismo e tradizioni locali
Una tendenza affine è costituita dalla rappresentazione veristica, che arrivava a raffigurare anche la decadenza del corpo in vecchiaia, nella povertà e nell'ebrezza. Questo gusto realistico si affermò soprattutto nella rappresentazione di popolani, contadini e pescatori, nei quali erano analizzati gli effetti del duro lavoro. Si affermarono anche tradizioni autonome, legate al luogo di origine degli scultori: l'arte attica si mantenne fedele alla lezione di Prassitele, quella di Pergamo era invece più ricca di pathos, mentre ad Alessandria d'Egitto si diffuse il gusto per la rappresentazione veristica.
Soggetti dionisiaci e mondo di Afrodite
Comuni a tutta l'arte ellenistica sono i soggetti dionisiaci, giocosi, a volte erotici, che esprimevano i cambiamenti in atto nella società. Spesso si trattava di scene fantasiose, raffiguranti un mondo felice e senza tempo, popolato da satiri e ninfe. L'altro protagonista dell'arte ellenistica è il mondo di Afrodite, dea dell'amore e della seduzione. Gli scultori non si limitarono a raffigurare la dea, ma per la prima volta rappresentarono il bacio e l'innamoramento.
Domande da interrogazione
- Quali sono le caratteristiche distintive della scultura ellenistica rispetto a quella classica?
- Come si manifesta il realismo nella scultura ellenistica?
- Quali temi comuni si trovano nell'arte ellenistica?
La scultura ellenistica si distingue per la varietà di stili, l'uso del pathos e la drammaticità nelle scene belliche, rompendo con l'evoluzione unitaria della scultura classica.
Il realismo si manifesta attraverso la rappresentazione veristica della decadenza fisica e delle condizioni di vita dei popolani, contadini e pescatori, evidenziando gli effetti del duro lavoro.
I temi comuni includono soggetti dionisiaci, giocosi ed erotici, e il mondo di Afrodite, con rappresentazioni di baci e innamoramenti, riflettendo i cambiamenti sociali dell'epoca.