Concetti Chiave
- Gli Egizi si svilupparono lungo il Nilo dal 2.682 al 1.069 a.C., in tre periodi: antico, medio e nuovo regno.
- La società egiziana era una teocrazia con un faraone-divinità e una struttura sociale gerarchica chiusa.
- La religione egiziana era politeista, con divinità rappresentate in forme umane e zoomorfe.
- L'arte egiziana, prevalentemente politico-religiosa, enfatizzava la vita dopo la morte e la mummificazione.
- Il faraone Amenophi IV tentò una riforma religiosa monoteista, influenzando temporaneamente l'arte.
Sviluppo e divisione degli egizi
Gli egizi si svilupparono durante il terzo millennio, per la precisione dal 2.682 al 1.069 a.C. La loro storia si divide in tre importanti periodi: antico regno, medio regno e nuovo regno; durante il loro sviluppo, erano già presenti le popolazioni dei Sumeri, degli Assiri e dei Babilonesi. Per quanto riguarda il territorio, si svilupparono in Egitto, sulle sponde del fiume Nilo ed era diviso in due parti: Alto Egitto e Basso Egitto, che in seguito si unirono.
Struttura sociale e religiosa
La popolazione egiziana:
-è una teocrazia, cioè il loro sovrano, detto faraone, è considerato come una divinità;
-la loro religione è politeista, quindi credono in più dei;
-i loro dei sono raffigurati sia umani che zoomorfi, cioè con caratteristiche animali;
-nella società vi è una forte gerarchia e una forte differenza tra le classi sociali, quindi la ricchezza di una persona definiva la classe sociale in cui si trovava;
-è una società chiusa, che non si apre a nuove culture e a nuove popolazioni.
Arte e riforma religiosa
Nonostante l'arte egiziana avesse una funzione politico-religiosa, gli egizi davano particolare importanza a due elementi: all'idea della vita dopo la morte e alla mummificazione, dando vita all'arte funeraria.
Nell'arte i personaggi venivano raffigurati sempre di profilo perché non vi era prospettiva.
A cambiare questo fu il faraone Amenophi IV che tentò una "riforma religiosa", facendo passare la società dalla religione politeista a quella monoteista, cioè nella credenza di un unico dio. Grazie a questa riforma l'arte subì un cambiamento temporaneo, che finì con la morte di Amenophi IV e con l'arrivo del nuovo faraone, Tuthankamon.