Concetti Chiave
- La scultura antica era prevalentemente religiosa, con statue collocate nei santuari come doni votivi o ornamenti dei templi.
- Fin dalla metà del VII secolo a.C., la scultura greca si concentra sulla figura umana come espressione di perfezione ideale e riflesso della divinità.
- Durante l'Età arcaica, le sculture presentano forme simboliche e stilizzate, evolvendosi nel V secolo a.C. verso un equilibrio naturalistico.
- Le sculture erano integrate nell'architettura dei templi, adattandosi a spazi specifici come timpani e fregi per armonizzarsi con le strutture.
- Nell'Età ellenistica, le sculture diventano più dinamiche ed espressive, con volti che riflettono i sentimenti dei personaggi rappresentati.
La scultura: la centralità della figura umana
La produzione scultorea ha in prevalenza uno scopo religioso. Le statue, dapprima lignee, poi in pietra o in marmo, vengono collocate nei santuari come doni votivi o fungono da ornamento dei templi: sculture a tuttotondo sono poste nei frontoni e nelle celle, figurazioni a rilievo si succedono lungo i fregi delle trabeazioni. – Fin dal secolo VII a.C., quindi dall’Età arcaica, la scultura si concentra sulla figura umana; i Greci, infatti, vedono nell’uomo l’espressione di una perfezione ideale, riflesso della divinità.
– In Età arcaica si ricorre a forme-quasi simboliche, stilizzate ed essenziali. A partire dal V sec. a.C., dal rigore geometrico delle prime statue si passa alla ricerca dell’equilibrio tra le parti e della resa naturalistica. – Emerge la concentrazione dell’arte come mimèsi, intenta, cioè, ad imitare la natura per comprenderne le leggi. Le sculture poste nei templi sono strettamente legate all’architettura: le statue collocate nei timpani, ad esempio, si adattano allo spazio triangolare, mentre le metope del fregio
dorico si alternano ai triglifi, sottolineando il ritmo delle colonne. – In Età ellenistica le sculture acquistano un forte dinamismo e i volti tendono ad esprimere i sentimenti dei personaggi raffigurati. La scultura arcaica: La scultura arcaica rappresenta in genere giovani uomini (Koùroi) e donne (kòrai). Queste statue sono caratterizzate dalla stabilità della posa e dalla fissità astratta dello sguardo e del sorriso. Kleobis e Biton sono due koùroi, realizzati dallo scultore Polymèdes di Argo, città del Peloponneso. Appartengono alla corrente dorica, sviluppatasi nelle regioni della Grecia continentale.