Concetti Chiave
- Scopas, un celebre scultore greco, è noto per le sue opere che si distaccano dalla bellezza ideale, focalizzandosi su emozioni individuali come malinconia e desiderio.
- Il photos di Scopas è un omaggio a Prassitele, condividendo l'approccio realistico nella rappresentazione di sentimenti umani attraverso dettagli come gli occhi infossati e l'espressione trasognata.
- Le sculture di Scopas sono caratterizzate da una levigazione marmorea che conferisce un'impressionante realismo alle figure, un tratto condiviso con Prassitele.
- La menade danzante di Scopas cattura un momento di euforia durante i culti dionisiaci, rappresentando il movimento caotico e l'ebbrezza tipici delle celebrazioni.
- Le opere di Scopas spesso includono elementi di supporto come vesti o piante, conferendo stabilità alle figure inclinate, un tratto comune con le creazioni di Prassitele.
Indice
Scopas e l'influenza di Prassitele
Scopas era uno scultore greco che fu attivo attorno all'inizio dell'impero greco macedone.
Il photos di Scopas è considerato un omaggio all’arte di Prassitele perché come Prassitele, Scopas, rappresentava non più la bellezza ideale, ma la singola persona, in questo caso, rappresenta il desiderio per un amore lontano, per la malinconia, come faceva anche Prassitele con le sue statue.
Caratteristiche delle sculture di Scopas
La testa, piccola e coi capelli ben segnati, ha un'espressione trasognata e guarda verso l'alto, a simboleggiare il desiderio per un amore lontano. Gli occhi infossati e profondi sono tipici dello stile del maestro. La figura è inclinata verso sinistra e sorretta dall'appoggio della veste che cade dalla spalla sinistra; punti di appoggio che sono una caratteristica sempre presente nelle sculture di Skopas e Prassitele spesso rappresentati da una pianta o un sostegno artificiale; altra caratteristica di entrambi gli scultori è la particolare levigazione della superficie marmorea restituendole una completa realisticità umana.
La menade danzante e il realismo
La menade danzante di Scopas rappresenta appunto una menade, durante i culti dionisiaci, in un momento di ebrezza, in cui ballava, invasata dal dio Dioniso, una delle principali novità e lo squilibrio, proprio perché si punta al realismo e in un periodo di confusione e ebrezza è quasi impossibile essere in equilibrio.