Concetti Chiave
- L'arco di Tito, costruito per celebrare la vittoria di Vespasiano e Tito sugli Ebrei, è noto per i suoi bassorilievi e fu restaurato nel 1821.
- L'arco di Settimio Severo, con tre fornici e proporzioni armoniose, commemora le vittorie di Severo e dei suoi figli e si trova ben conservato nel Foro Romano.
- L'arco di Costantino, vicino al Colosseo, celebra il riconoscimento del Cristianesimo da parte di Costantino e contiene pannelli decorativi da altri monumenti romani.
- L'arco di Giano, unico per le sue quattro arcate, risale all'epoca di Diocleziano e Costantino, e il suo nome deriva dalla parola latina "Janus".
- Durante il Medioevo, molti archi furono integrati in strutture difensive come la fortezza dei Frangipane, preservandoli fino ai giorni nostri.
Indice
L'arco di Tito e la sua storia
L’arco di Tito è un arco di trionfo ad un fornice costruito durante il regno di Domiziano e di Traiano per celebrare la vittoria di Vespasiano e di suo figlio Tito sugli Ebrei. Nel Medioevo, esso fu interamente inglobato nella fortezza dei Frangipane, nobile famiglia romana, per poi essere isolato sotto il pontificato di Sisto IV ed interamente restaurato nel 1821 da Giuseppe Valadier.
Nell’intradosso si possono ammirare dei bassorilievi che rappresentano il trionfo di Tito e alcune sculture eseguite secondo la tecnica propria del periodo dei Flavi. Esso è posto sulle pendici settentrionali del colle Palatino, nella parte orientale del Foro.L'arco di Settimio Severo e le sue caratteristiche
L’arco di Settimio Severo fu eretto nel 203 d.C. per celebrare le vittorie riportate dall’imperatore Severo e dai suoi figli, Geta e Caracalla. Ha tre fornici comunicanti, un’altezza di v23 metri ed una larghezza di 25. Per le sue proporzioni armoniose è un vero capolavoro architettonico. Sulle arcate laterali minori dei rilievi rappresentano episodi della guerra di Settimio Severo. Esso ci è giunto perfettamente conservato perché nel Medioevo, a scopo di difesa, fu inglobato in altri edifici da parte dei baroni romani. È situato all'angolo nord-ovest del Foro , su di uno zoccolo in travertino, a cui, in origine, si poteva accedere solo per mezzo di una scala.
L'arco di Costantino e il Cristianesimo
L’Arco di Costantino, collocato a breve distanza dal Colosseo, era destinato a ricordare l’avvento del Cristianesimo. Ha tre fornici, separati da colonne e quelli laterali sono più piccolòi. Esso è dedicato all’imperatore Costantino che, con l’editto di Milano, del 313, riconobbe la religione cristiana come religione di stato. Costituito da tre fornice, fu dedicato dal Senato a Costantino per celebrare la sua vittoria su Massenzio. Nel Medioevo fu inglobato nella fortezza dei Frangipane. Restaurato nel XVIII secolo, fu rimesso in funzione nel 1804. I pannelli decorativi provengono da altri monumenti di epoca romana. La parte inferiore delle colonne rappresentano le vittorie, i soldati ed i prigionieri dell’epoca di Costantino. E per questo, nel suo insieme, l’opera costituisce una ricca raccolta di bassorilievi e sculture dell’epoca.
L'arco di Giano e la sua unicità
L'arco di Giano è un arco quadrifronte cioè che presenta quattro arcate Si tratta pertanto di un monumento unico nel suo genere che risale all’epoca di Diocleziano e di Costantino. Dedicato a Giano quadrifronte, il suo nome deriva da “Janus” perché è così che i Romani chiamano il passaggio coperto di un incrocio. Durante il Medioevo, esso diventò la fortezza dei Frangipane.
Domande da interrogazione
- Qual è la storia dell'arco di Tito e quali sono le sue caratteristiche principali?
- Quali sono le caratteristiche architettoniche dell'arco di Settimio Severo?
- Qual è il significato storico dell'Arco di Costantino?
- Cosa rende unico l'arco di Giano e qual è la sua origine?
L'arco di Tito fu costruito per celebrare la vittoria di Vespasiano e Tito sugli Ebrei. Fu inglobato nella fortezza dei Frangipane nel Medioevo e restaurato nel 1821. È noto per i suoi bassorilievi che rappresentano il trionfo di Tito.
L'arco di Settimio Severo ha tre fornici comunicanti, un'altezza di 23 metri e una larghezza di 25 metri. È considerato un capolavoro architettonico per le sue proporzioni armoniose e presenta rilievi che rappresentano episodi della guerra di Settimio Severo.
L'Arco di Costantino celebra l'avvento del Cristianesimo e la vittoria di Costantino su Massenzio. Fu dedicato dal Senato a Costantino e presenta pannelli decorativi provenienti da altri monumenti romani, rappresentando una ricca raccolta di bassorilievi e sculture dell'epoca.
L'arco di Giano è unico per essere un arco quadrifronte con quattro arcate, risalente all'epoca di Diocleziano e Costantino. È dedicato a Giano quadrifronte e il suo nome deriva dal termine "Janus", usato dai Romani per indicare un passaggio coperto di un incrocio.