Concetti Chiave
- La porta di Ishtar, risalente al 570 a.C., è un capolavoro architettonico di Babilonia, famosa per la sua imponente struttura e ricche decorazioni.
- Le mura di Babilonia, sotto Nabucodonosor II, includevano otto porte monumentali, tra cui la porta di Ishtar, dedicata alle divinità babilonesi.
- La porta di Ishtar era decorata con mattonelle policrome raffiguranti creature come leoni e draghi, con una funzione apotropaica di protezione.
- La via delle processioni sacre, che partiva dalla porta di Ishtar, collegava i principali templi di Babilonia, creando un percorso devozionale.
- La porta di Ishtar è stata ricostruita al Pergamonmuseum di Berlino con i mattoni originali, grazie alle spedizioni archeologiche tedesche del XIX secolo.
Indice
La porta di Ishtar
La porta di Ishtar, risalente al 570 a.C. circa, è una delle grandiose porte delle mura di Babilonia che, all’inizio del II millennio a.C., era diventata la capitale del potente impero babilonese dopo la disfatta del regno assiro.
La città di Babilonia, sotto il re Nabucodonosor II, era circondata da una doppia cinta muraria costruita in mattoni e arricchita con torrioni merlati che servivano ad avvistare i nemici.
La porta più famosa è quella dedicata a Ishtar, dea dell’amore e della guerra. Alta ben 15 metri e larga 11, la porta era fiancheggiata da due torri aggettanti ed era ricoperta da mattoni smaltati di blu su cui campeggiavano mattonelle policrome in rilievo raffiguranti 120 creature come leoni, uro, tori e draghi. Gli ultimi due animali erano sacri a Marduk, dio protettore della città: il toro rappresentava il dio stesso mentre il drago era il suo fedele servitore Musshussu con testa e coda di serpente e corpo ricoperto di squame.
Funzione e simbolismo
Le figure animali erano rese di profilo con accenni di realismo nella muscolatura possente e nella tridimensionalità data dai particolari in rilievo. Queste creature mostruose avevano la funzione apotropaica di spaventare il nemico e di tenerlo lontano.
Dalla porta si apriva la via delle processioni sacre, lastricata di calcare rosso e bianco, che univa i maggiori templi della città per il percorso devozionale dei fedeli e soprattutto metteva in comunicazione il tempio del dio Marduk con il Palazzo delle Feste.
Ricostruzione al Pergamonmuseum
Al Pergamonmuseum di Berlino, la porta di Ishtar è stata ricostruita, nel 1936, a grandezza naturale e con i mattoni originali ritrovati in loco. Il museo è noto in tutto il mondo per le sue imponenti ricostruzioni di edifici archeologici, infatti, oltre alla porta di Ishtar, è possibile visitare il famoso altare di Pergamo di epoca ellenistica, la porta del mercato di Mileto e la facciata del castello arabo di Mshatta, tesoro dell’arte islamica dell’VIII secolo originariamente ritrovato in Giordania.
Spedizioni archeologiche tedesche
Ma perché importanti monumenti antichi si trovano a Berlino? Perché nel XIX secolo cominciarono spedizioni archeologiche ad opera dei tedeschi che, dopo la scoperta della città di Troia, aprirono imponenti campagne di scavo a Babilonia, Uruk, Assur, Egitto, Pergamo e Mileto. L’impero ottomano concesse agli investitori tedeschi diversi reperti archeologici da riportare in patria e così vennero esposti sull’Isola dei musei di Berlino che però, ben presto, divenne uno spazio insufficiente e, tra il 1910 e 1930, venne edificato il Museo di Pergamo.
Collezioni del Museo di Pergamo
Oggi possiamo ammirare tre importantissime collezioni: quella delle antichità classiche ed ellenistiche, il Museo del Vicino Oriente antico e il Museo di Arte islamica. In particolare, gli scavi della struttura della porta di Ishtar furono condotti dall’archeologo tedesco Robert Johann Koldewey che studiò il sito dal 1899 al 1917 al fine di ricostruire la porta nel modo più fedele possibile all’originale. Tuttavia, alcune porzioni dell’ingresso monumentale sono oggi conservate al Museo del Louvre di Parigi, al museo archeologico di Baghdad e a quello di Istanbul.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza storica della porta di Ishtar?
- Come era decorata la porta di Ishtar?
- Qual era la funzione della via delle processioni sacre?
- Dove si trova oggi la ricostruzione della porta di Ishtar?
- Chi ha condotto gli scavi della porta di Ishtar e dove sono conservate altre porzioni dell'ingresso?
La porta di Ishtar è un capolavoro dell'antica Babilonia, risalente al 570 a.C., e rappresenta la grandezza della città sotto Nabucodonosor II, essendo una delle otto porte monumentali delle mura cittadine.
La porta di Ishtar era decorata con mattoni smaltati di blu e mattonelle policrome in rilievo raffiguranti 120 creature come leoni, uro, tori e draghi, con una funzione apotropaica per spaventare i nemici.
La via delle processioni sacre, che partiva dalla porta di Ishtar, collegava i maggiori templi della città e il tempio del dio Marduk con il Palazzo delle Feste, servendo per i percorsi devozionali dei fedeli.
La ricostruzione della porta di Ishtar si trova al Pergamonmuseum di Berlino, realizzata nel 1936 con i mattoni originali ritrovati durante le spedizioni archeologiche tedesche.
Gli scavi della porta di Ishtar furono condotti dall'archeologo tedesco Robert Johann Koldewey. Altre porzioni dell'ingresso sono conservate al Museo del Louvre di Parigi, al museo archeologico di Baghdad e a quello di Istanbul.