Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • La Colonna Traiana fu costruita nel 113 d.C. per commemorare le campagne di Traiano contro i Daci, con le sue ceneri poste nel basamento.
  • Alta 29 metri, la colonna è composta da 17 blocchi di marmo greco e decorata con rilievi a spirale che rappresentano le imprese di Traiano.
  • I rilievi, realistici e privi di idealizzazione, raffigurano battaglie, marce e scene di vita quotidiana, senza lasciare spazi vuoti.
  • L'autore dei rilievi è sconosciuto, ma si ipotizza possa essere Apollodoro; le figure sono appiattite per evitare ombre sulla scena.
  • I rilievi evidenziano la "pietas" di Traiano, mostrando i Daci come valorosi combattenti e enfatizzando l'umanità dell'imperatore.

Indice

  1. La costruzione della Colonna Traiana
  2. Descrizione e decorazione della colonna
  3. Rilievi e rappresentazioni realistiche
  4. L'umanità di Traiano e la pietas
  5. Colorazione e dettagli artistici

La costruzione della Colonna Traiana

La Colonna Traiana fu costruita nel 113 d.C. per ricordare le due campagne combattute dall’imperatore Traiano contro i Daci, un popolo abitante fra il Danubio ed i Carpazi orientali. In seguito, nel suo basamento furono collocate le ceneri dell’imperatore.

Descrizione e decorazione della colonna

La colonna, senza tener conto della base, è alta 29 metri e, formata da diciassette blocchi di marmo greco, è sormontata dalla statua di Traiano.

Essa è decorata con una striscia di rilievi che cresce in altezza, passando da 60 ad 80 cm, con l’obiettivo di contrastare l’effetto ottico causato dalla distanza. E’ la prima colonna coclide cioè ornata da una decorazione continua a forma di spirale

Rilievi e rappresentazioni realistiche

I rilievi rappresentano le imprese di Traiano (almeno 150) senza alcun intento di idealizzazione perché sono rappresentati in modi realistico: battaglie, marce, assedi,lavori agricoli, soldati, animali e perfino vedute aeree che si alternano a motivi allegorici o mitologici, come fiumi personificati o interventi di dei. Non conosciamo l’autore, qualcuno sostiene che si tratti dell’architetto Apollodoro. Sta di fatto che il ruolo avuto da questo artista nei confronti dell’imperatore è lo stesso ricoperto da Fidia per Pericle. I rilievi non hanno molta plasticità perché costituiti spesso da figure appiattite. Questo si spiega col fatto che se l’autore avesse scelto delle volumetrie troppo evidenti avrebbe provocato delle ombre sulla scena per cui tutti i personaggi si sarebbero trasformati in un’accozzaglia di piccole figure. Non ci sono spazi vuoti e tutto è riempito o da personaggi o da oggetti.

L'umanità di Traiano e la pietas

E’ molto importante precisare che l’autore non ha solo fotografato in modo oggettivo i vari momenti della campagna contro Daci. Egli ha cercato anche far trasparire la “pietas” di Traiano, cioè il senso di profonda umanità e giustizia nei confronti dei vinti. Non si nota mai adulazione e nemmeno esaltazione perché i popoli sottomessi sono raffigurati come combattenti che con tanto eroismo lottano per la loro libertà e l’imperatore ci appare più un giudice che un vincitore.

Colorazione e dettagli artistici

Alcune ricerche hanno dimostrato che l’autore è ricorso alla colorazione che riguardava non l’anatomia dei vari personaggi, ma soltanto le vesti, gli sfondi ed i vari oggetti.

Domande da interrogazione

  1. Qual è lo scopo principale della costruzione della Colonna Traiana?
  2. La Colonna Traiana fu costruita nel 113 d.C. per commemorare le due campagne militari dell'imperatore Traiano contro i Daci.

  3. Come sono rappresentate le imprese di Traiano sui rilievi della colonna?
  4. Le imprese di Traiano sono rappresentate in modo realistico, senza idealizzazione, includendo battaglie, marce, assedi e motivi allegorici o mitologici.

  5. Qual è l'approccio dell'autore dei rilievi riguardo alla rappresentazione dei popoli sottomessi?
  6. L'autore rappresenta i popoli sottomessi come combattenti eroici, evidenziando la "pietas" di Traiano, senza adulazione o esaltazione, mostrando l'imperatore più come un giudice che un vincitore.

Domande e risposte