Concetti Chiave
- La Afrodite Cnidia è una versione romana della Venere greca, rappresentata mentre si spoglia, rompendo le convenzioni del tempo attraverso il realismo.
- L'opera si distingue per la dinamica interazione tra la figura e lo spazio, evidenziando una rottura dell'asse centrale con simmetria e movimento.
- La veste della Afrodite è scolpita con tale maestria che sembra morbida, nonostante sia di marmo, dimostrando l'abilità tecnica dello scultore.
- Il materiale marmoreo è arricchito da pigmenti e cera, che conferiscono all'opera una finitura lucida e un aspetto più umano.
- Skopas, contemporaneo di Prassitele, è noto per esprimere pathos e sofferenza nelle sue sculture, rappresentando il dramma umano con intensità emotiva.
La venere romana
Versione romana della Venere dell’antica Grecia. In questa versione viene scolpita mentre si spoglia per lavarsi, abbassandola quindi con un gesto umano e nuda, rompendo in questo modo due convenzioni attraverso il realismo perché esibisce la propria bellezza nella nudità completa, mostrandosi quindi vicina ai sentimenti umani.
Dettagli della scultura
Lo spazio rende evidente una rottura dell’asse, ritroviamo una simmetria centrale, due elementi che vanno in relazione verso il vuoto dell’asse centrale con la dinamicità che interagisce con un’altra zona dello spazio rappresentato. Il punto di forza dell’opera è dove si trova la veste, la quale viene mostrata come un oggetto morbido nonostante la scultura sia di marmo. Questo materiale contribuisce anche a fornire raffinatezza all’opera ma anche similitudine al corpo tramite i pigmenti che colorano la figura e l’utilizzo della cera, che la rende più lucide e umana, appunto.
Scultore contemporaneo
Scultore contemporaneo di Prassitele ma si distingue da lui, è contraddistinto dal dolore di una perdita, viene infatti esaltato il phatos e la sofferenza, vediamo dunque il dramma di un uomo che ha compreso l’abbandono della regione dei suoi sentimenti.