Concetti Chiave
- Il Tempio di Zeus a Olimpia, costruito tra il 470 e il 456 a.C., era un imponente edificio dorico progettato da Libone di Elide.
- La struttura interna del tempio, con colonne doriche e un pavimento rialzato, creava un ambiente distinto per la colossale statua di Zeus.
- Le metope del tempio illustravano le dodici fatiche di Eracle, offrendo un coerente programma iconografico che rappresenta la crescita morale dell'eroe.
- Il frontone orientale del tempio mostrava la preparazione della gara dei carri tra Pelope ed Enomao, esprimendo tensione e attesa attraverso una composizione solenne.
- La Centauromachia nel frontone occidentale era caratterizzata da una drammatica alternanza di scontri violenti, bilanciata da una rigida simmetria.
Il tempio di Zeus
Nel santuario di Olimpia, che già ospitava il tempio di Era, fu costruito fra il 470 e il 456 a.C. un altro tempio, più grande e solenne, dedicato a Zeus. Opera di Libone di Elide, l'edificio aveva colonne doriche molto tozze, 6 sui lati brevi e 13 sui lati lunghi, era dotato di pronao e opistodomo e la cella era divisa in tre navate da un doppio ordine di colonne doriche. Lo spazio interno del tempio conservava una certa autonomia rispetto all'esterno, sia perché le colonne delle navate della cella non corrispondevano, per posizione, a quelle della peristasi, sia perché l'interno era rialzato rispetto al pavimento deambulatorio. In questo modo si voleva probabilmente preparare il visitatore all'impatto con la colossale statua di culto di Zeus, seduto in trono.
La decorazione scultorea
La grandiosa decorazione scultorea del tempio era distribuita nei due frontoni e nelle dodici metope figurate, collocate sui lati dei portici.
Le metope costituiscono un programma figurativo estremamente coerente, perché rappresentano le dodici fatiche di Eracle, presentate per la prima volta in una sequenza ordinata che diverrà canonica. Il raggiungimento di una coerenza tematica nel fregio è una conquista importante ed è estesa anche all'iconografia di Eracle:l'eroe infatti è raffigurato progressivamente più anziano e consapevole della propria forza, trasformando così il tema delle fatiche, nato come esempio di forza e coraggio, in un modello morale che narra la maturazione del'eroe lungo la difficile strada della virtù.
I frontoni del tempio
Nel frontone orientale è rappresentata la preparazione della gara dei carri tra Pelope ed Enomao. La composizione è solenne, le figure sono isolate l'una dall'altra, ma esprimono una forte tensione, quasi di inquieta attesa del tragico esito della gara; non a caso l'azione è rivolta verso il centro, dove sono collocati i personaggi principali. Il frontone occidentale raffigura con estrema violenza ed energia la Centauromachia. La composizione del frontone è movimentata dall'alternanza dei violenti scontri e degli allontanamenti tra le figure in lotta, ma la simmetria molto rigida dà equilibrio alla scena.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza del Tempio di Zeus a Olimpia?
- Come sono rappresentate le dodici fatiche di Eracle nel tempio?
- Quali scene sono raffigurate nei frontoni del Tempio di Zeus?
Il Tempio di Zeus a Olimpia è significativo per la sua grandiosa architettura e decorazione scultorea, che include le dodici fatiche di Eracle e rappresentazioni iconografiche che narrano la maturazione dell'eroe.
Le dodici fatiche di Eracle sono rappresentate nelle metope del tempio in una sequenza ordinata e coerente, trasformando il tema delle fatiche in un modello morale di maturazione e virtù.
Il frontone orientale rappresenta la preparazione della gara dei carri tra Pelope ed Enomao, mentre il frontone occidentale raffigura la Centauromachia con violenza ed energia, mantenendo un equilibrio grazie alla simmetria della composizione.