Concetti Chiave
- Le decorazioni dei frontoni del tempio di Zeus a Olimpia furono realizzate tra il 465 e il 456 a.C., principalmente in bronzo.
- Possibili autori delle decorazioni sono Agelada, noto bronzista e maestro di Mirone e Policleto, e Alcamene, influenzato dallo stile di Fidia.
- Il frontone ovest raffigura la Centauromachia, con Apollo al centro che simboleggia l'ordine e la vittoria della razionalità.
- Il frontone est narra la sfida tra Enomao e Pelope, con la rappresentazione di cavalli in attesa della gara e Zeus che incarna la tensione.
- Le scene dei frontoni mostrano un contrasto tra schemi paratattici e sintattici, creando un dinamico racconto visivo.
[Tra il 465 e il 456 a.c. furono realizzate le decorazioni dei frontoni del tempio di Zeus a Olimpia. Il materiale più usato per queste decorazioni era il bronzo.
Vi sono due possibili autori di queste decorazioni, ossia:
• Agelada, che è vissuto intorno al V secolo a.c. e che essendo un grande bronzista, è uno dei possibili maestri di Mirone e Policleto.
• Alcamene, nativo di Lemme, più giovane di circa 50 anni, lavorava presso Atene, Argo e Olimpia, ha uno stile simile a quello di Fidia.
Nel frontone a ovest viene rappresentata una vera e propria Centauromachia, quindi una guerra contro i centauri da parte dei Lapiti, che avvenne nelle nozze di Piritoo.
Al centro c’è Apollo che viene rappresentato quasi come interno a quella guerra, una figura che mette in ordine le cose, vincendo il caos.
In questo caso vi è proprio la vittoria della razionalità e dell’intelligienza.
Nel frontone a est viene narrata la vicende del re Enomao. Enomao aveva sfidato Pelope, figlio di Tantalo, ad una corsa coi carri per stabilire se Pelope avrebbe potuto prendere come sua moglie la figlia di Enomao, Ippodamia.
La vittoria di Pelope è sancita dalla caduta di Enomao che viene travolto dal suo carro e ucciso. Sono rappresentati i cavalli in punto di partenza, ai fianchi di Zeus con uno schema paratattico che a differenza di quello sintattico rappresenta delle semplici figure senza un fisso legame tra di loro. La figura di Zeus, in base alla sua espressione e alla sua staticità rappresenta la tensione per la gara che inizierà tra poco.