Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Gli obelischi sono tipici dell'arte egiziana, caratterizzati da una base quadrangolare e una punta piramidale, spesso rivestiti in oro per effetti luminosi.
  • Realizzati in pietra rossiccia proveniente da Assuan, erano principalmente decorativi e posizionati davanti ai templi, talvolta con iscrizioni dedicate a divinità.
  • La tecnica di costruzione prevedeva l'uso di getti d'acqua, cunei di legno e un sistema di funi per estrarre e trasportare l'obelisco.
  • Molti obelischi sono stati distrutti o portati via dall'Egitto da potenze colonizzatrici, come i Romani, che li trasportarono a Roma.
  • Obelischi egiziani si trovano oggi in varie città del mondo, tra cui Roma, Parigi, Londra, New York e Costantinopoli.

Indice

  1. Origine e caratteristiche degli obelischi
  2. Funzione e tecnica di costruzione
  3. Destino degli obelischi nel tempo

Origine e caratteristiche degli obelischi

Il termine “obelisco” deriva da una parola greca che significa colonna terminante a punta.

Tipici dell’arte egiziana, essi sono a base quadrangolare e terminano sulla sommità con una punta a forma di piramide. Tale punta, di solito, veniva ricoperta da una lamina d’oro oppure da un lega di oro e di argento per permettere ai raggi del sole di creare un bellissimo effetto luminoso.

La pietra in cui essi venivano intagliati era di un colore rossiccio e proveniva dall’odierna città di Assuan.

Funzione e tecnica di costruzione

Sembra che gli obelischi avessero soltanto una funzione decorativa e di solito venivano posti davanti all’ingresso dei templi. Potevano avere un’altezza da 2 metri a 41 e a volte sulla loro superficie venivano incise iscrizioni che indicavano a quale divinità essi fossero dedicati.

Siamo arrivati a conoscere la tecnica usata dagli Egiziani per costruire tali monumenti grazie ad un obelisco rimasto incompiuto ed abbandonato nelle cave di Assuan.

Innanzitutto, gli Egiziani verificavano che la roccia non presentasse imperfezioni, poi con potenti getti d’acqua la ripulivano bene dalle impurità, spianandola con apposite pietre. Successivamente, sopra la roccia veniva scavato il contorno dell’obelisco e intorno ad esso, piano piano, gli schiavi arrivavano a scavare una trincea. L’ultima faccia dell’obelisco veniva staccata dalla viva roccia con l’aiuto di grossi cunei di legno che, conficcati in appositi fori e bagnati frequentemente, si dilatavano e spezzavano la pietra. Tramite tutto un sistema di funi, di leve e di rulli, l’obelisco veniva poi innalzato e trasportato nel luogo di destinazione, con una tecnica molto ingegnosa.

Destino degli obelischi nel tempo

Parecchi obelischi oggi non esistono più perché sono stati distrutti da terremoti, oppure sono stati portati via dall’Egitto dalle potenze colonizzatrici europee che si sono succedute nel tempo. Pere esempio, quando i Romani conquistarono l’Egitto, parecchi obelischi furono portati a Roma, dove, però, rimasero trascurati fino al XVI secolo ed è solo nel XVIII secolo che essi cominciarono ad abbellire alcune piazze italiane.

Un obelisco trasportato dagli antichi Romani si trova al centro di Piazza S. Pietro ed è sormontato da una croce; altri obelischi si trovano a Parigi (place de la Concorde), a Londra, a New York e a Costantinopoli. A New York si può ammirare l’obelisco gemello di quello che sorge a Londra, sulle rive del Tamigi. I due obelischi che risalgono al 1500 a.C., sono chiamati gli “aghi di Cleopatra”.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine del termine "obelisco" e come venivano decorati gli obelischi egiziani?
  2. Il termine "obelisco" deriva da una parola greca che significa colonna terminante a punta. Gli obelischi egiziani erano decorati con una punta a forma di piramide, spesso ricoperta da una lamina d'oro o una lega di oro e argento per creare un effetto luminoso con i raggi del sole.

  3. Qual era la funzione principale degli obelischi nell'antico Egitto e come venivano costruiti?
  4. Gli obelischi avevano principalmente una funzione decorativa e venivano posti davanti ai templi. La costruzione iniziava con la verifica della roccia, seguita dalla pulizia e spianatura. Veniva scavato il contorno e una trincea intorno, e l'ultima faccia veniva staccata con cunei di legno. Infine, venivano innalzati e trasportati con un sistema di funi, leve e rulli.

  5. Dove si trovano oggi alcuni degli obelischi egiziani e come sono stati trasportati fuori dall'Egitto?
  6. Alcuni obelischi egiziani si trovano oggi a Roma, Parigi, Londra, New York e Costantinopoli. Furono trasportati fuori dall'Egitto dalle potenze colonizzatrici europee, come i Romani, che li portarono a Roma. Un esempio è l'obelisco al centro di Piazza S. Pietro, mentre a New York e Londra si trovano gli "aghi di Cleopatra".

Domande e risposte