Concetti Chiave
- Gli Etruschi consideravano la morte un evento centrale, dedicando molte risorse alla costruzione delle necropoli.
- Le necropoli, o "città dei morti", mimavano le città dei vivi con strutture simili a case, complete di stanze e oggetti comuni.
- Le tombe erano decorate con rilievi che rappresentavano gli oggetti personali del defunto, come scudi e armi.
- I corredi funerari spesso includevano oggetti preziosi, mostrando la maestria degli Etruschi nella lavorazione dell'oro e del ferro.
- L'abilità nella lavorazione dei metalli, come il ferro dall'Isola d'Elba, alimentava scambi economici con altri popoli.
L'arte funeraria etrusca
La maggiore forma artistica con cui si espressero gli etruschi fu certamente quella legata alla morte: per loro infatti ogni istante di vita era sfruttato per prepararsi alla morte, in quanto essi ne avevano un terrore spasmodico. Il termine necropoli viene dal greco nekros, termine che indica i morti, e polis, ossia città: esso vale quindi come “città dei morti” ed è importante sottolineare come gli etruschi si dedicarono maggiormente alla costruzione delle necropoli che alla costruzione delle città dove vivevano ogni giorno.
Struttura delle necropoli
Le necropoli avevano una struttura che si rifaceva alla città dei vivi: infatti, si sviluppava attorno ad una via principale e le tombe imitavano le case, in quanto presentavano stanze ed oggetti di uso comune.
In molte tombe infatti le pareti venivano decorate con rilievi che rappresentavano oggetti utilizzati dal defunto, come ad esempio scudi ed armi e il defunto stesso aveva un corredo funerario che comprendeva anche oggetti preziosi. Era infatti assai conosciuta la lavorazione dell’oro da parte degli etruschi e il fatto che essi conoscessero il ferro, che estraevano soprattutto dall’Isola d’Elba, e lo lavorassero per realizzare dei monili che esportavano e divenivano fonte di scambi economici con altri popoli