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Concetti Chiave

  • La moschea di Cordova è un esempio emblematico di architettura araba classica, iniziata nel 785 e completata nel 1009.
  • Caratterizzata da una raffinata decorazione e una geometria interna ipnotica, la moschea contiene 850 colonne che creano un effetto di armonia infinita.
  • La bicromia bianco-rosso degli archi contribuisce a dare slancio e profondità agli spazi interni.
  • Dopo la conquista cristiana nel 1236, la moschea è stata trasformata per il culto cristiano, pur mantenendo elementi originali come il mihrab e il minareto.
  • Nel XVI secolo, una chiesa anonima è stata integrata nella struttura, modificando parzialmente l'aspetto originario della moschea.

Indice

  1. La grande moschea di Cordova
  2. Trasformazioni storiche

La grande moschea di Cordova

Iniziata nel 785 e ampliata fino al 1009, la grande moschea (mezquita in spagnolo) di Cordova in Spagna segna il vertice dell’architettura araba classica e rappresenta in modo spettacolare lo sviluppo dell’Islam verso Occidente. All’estrema raffinatezza ornamentale dei dettagli decorativi di alcune parti si associa la meravigliosa, quasi ipnotica geometria dell’interno.

Gli spazi sono scanditi da 850 colonne di granito, diaspro e marmo, su cui poggia un doppio ordine di archi: si ottiene così una sensazione di armonia moltiplicata all’infinito, in cui la bicromia bianco-rosso degli archi slanciati verso l’alto alle lunghissime prospettive.

Trasformazioni storiche

Nel 1236 il califfato di Cordova è conquistato dai cristiani e annesso alla Pastiglia: la moschea viene allora adibita al culto cristiano. Il mihrab, nicchi per la preghiera indicante la direzione in cui si trova La Mecca. Il minareto da cui il muezzin esorta i musulmani alle 5 preghiere quotidiane. La moschea è stata parzialmente trasformata con l’inserimento di un’anonima chiesa cinquecentesca.

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