Concetti Chiave
- La Tomba dei Tori a Tarquinia, datata al 540 a.C., presenta la più antica pittura tombale conosciuta.
- La scena principale raffigura il mito troiano dell'agguato di Achille a Troilo, divisa da una palma centrale.
- A destra, Troilo cavalca ignaro un cavallo, mentre Achille si nasconde a sinistra, pronto ad attaccare.
- La pittura è planimetrica, con colori limitati e senza chiaroscuro, mostrando influenze greche ed etrusche.
- Gli esperti credono che l'autore fosse esperto in pittura su ceramica, data la stilizzazione e l'attenzione ai dettagli.
La tomba di Tarquinia
La tomba, che risale al 540 a.C. circa, si trova a Tarquinia e custodisce la più antica pittura tombale conosciuta. Essa si chiama così perché in una decorazione, compaiono alcuni tori. Riportata sulla parete principale, essa rappresenta una scena tratta dal mito troiano dell’agguato di Achille a Troilo. La mitologia narra che i Greci non avrebbero potuto espugnare Troia se Troilo, figlio del re Priamo, avesse raggiunto i venti anni di età.
Perciò Achille lo attese nascosto presso una fonte, dove il ragazzo era solito recarsi per attingere acqua e lo aggredì per poi sacrificarlo sull’altare di Apollo.La scena mitologica
La scena è divisa in due parti da una palma.
A destra, lo spazio è quasi del tutto occupato da un cavallo, montato dal giovane Troilo. Il cavaliere, nudo, indossa un copricapo e porta calzari etruschi; ha la parte superiore del corpo piuttosto bassa per raggiungere l’altezza della cornice e pertanto, non si eleva molto al di sopra della testa dell’animale. La calma ignara del protagonista, predestinato ad una morte tragica per mano di Achille, è resa dall’immagine del cavallo che avanza lentamente, dai pochi vegetali inseriti nello spazio vuoto e dall’asta che descrive una lunga linea obliqua che unisce il bordo superiore con quello inferiore.
Dettagli e simbolismo
A sinistra, lo spazio è riempito da diversi elementi: il pozzo costruito con pietre disposte a scacchiera, i due leoni accovacciati dalla bocca di uno dei quali scaturisce l’acqua che confluisce nella fontana sostenuta da una piccola colonna, gli arbusti sopra il pozzo e quelli che sembrano voler nascondere Achille. Achille, che indossa l’elmo, l’armatura che gli protegge la parte anteriore della gamba e porta una spada; esso è raffigurato nell’atto di balzare in avanti per aggredire Troilo. Si tratta di un’atmosfera di tensione perché dai dettagli si intuisce l’inganno dell’imboscata e soprattutto l’atto di violenza che sta per essere compiuto.
Stile e tecnica pittorica
La parte inferiore della pittura è separata dal resto da una linea spezzata e presenta tutta una serie di arbusti di vario tipo, ricchi di fogliame.
Anche se la realtà è molto stilizzata, in realtà essa viene rispettata, come nel caso dei dettagli della fontana e il piccolo canale di scolo situato alla base. Come in tutta la pittura arcaica, la scena è planimetrica; infatti, i colori sono pochi e privi di chiaroscuro, con un prevalere della linea che ne delimita il campo. Per questo motivo, gli esperti ritengono che l’autore dell’opera fosse un esperto di pittura su ceramica; egli, pur ispirandosi all’arte greca vi inserisce alcuni aspetti della mentalità etrusca come la ricerca dell’espressività, dell’immediatezza e del fatto concreto
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza della Tomba dei Tori a Tarquinia?
- Come è rappresentata la scena mitologica nella Tomba dei Tori?
- Quali elementi stilistici caratterizzano la pittura della Tomba dei Tori?
- Quali influenze culturali si riflettono nell'opera della Tomba dei Tori?
La Tomba dei Tori è significativa perché custodisce la più antica pittura tombale conosciuta, risalente al 540 a.C., e rappresenta una scena mitologica dell'agguato di Achille a Troilo.
La scena è divisa in due parti da una palma; a destra, Troilo è raffigurato su un cavallo, mentre a sinistra Achille è nascosto, pronto ad aggredire Troilo, creando un'atmosfera di tensione.
La pittura è planimetrica, con pochi colori e senza chiaroscuro, e si distingue per la linea che delimita il campo, suggerendo che l'autore fosse esperto di pittura su ceramica.
L'opera mostra influenze dell'arte greca, ma incorpora anche aspetti della mentalità etrusca, come l'espressività e l'immediatezza, evidenziando una fusione culturale.