Concetti Chiave
- Il mosaico della Battaglia di Alessandro è una riproduzione romana del II secolo a.C., situata a Napoli, con dimensioni di 270 x 512 cm.
- La scena raffigura l'esercito persiano che avanza da destra a sinistra, con Dario su un carro in fuga, mentre Alessandro Magno attacca dal lato opposto.
- Alessandro è rappresentato con un'armatura decorata con Medusa, una lancia in mano e un'espressione eroicamente decisa, mentre trafigge un dignitario persiano.
- La profondità è evidenziata da un albero spoglio sullo sfondo e dalle lance che si stagliano nel cielo, insieme alle armi sparse a terra.
- Il mosaico esprime la drammaticità del conflitto attraverso la concitazione dei gesti di uomini e cavalli e il complesso movimento nello spazio.
Descrizione del mosaico
Questo mosaico è di misura 270 X 512 cm ed è una riproduzione romana del II secolo a.C e si trova a Napoli.
la descrizione e lo stile:
L'esercito persiano avanza, da destra verso sinistra, occupando metà dell'intera composizione. I soldati dell'esercito di Dario, riconoscibili dall'abbigliamento e dai copricapi all'orientale, affiancano e seguono il carro del re con le lance puntate, ma l'avanzata è interrotta dal sopraggiungere, dal lato opposto, di Alessandro Magno con i suoi armati.
La fuga di Dario
Dario, atterrito, allunga il braccio destro , mentre l'auriga sprona i cavalli e volge il carro in fuga, incurante dei feriti che sta travolgendo.
Alessandro, che indossa l'armatura con Medusa sul petto, ha la spada nel fodero e tiene una lunga lancia nella destra, con la quale trafigge un dignitario persiano; il capo è scoperto, i capelli sono scomposti e divisi a metà sulla fronte, i grandi occhi sembrano spiritati e l'espressione sul volto appare eroicamente decisa.
Drammaticità e movimento
La profondità della scena è resa dall'unico albero spoglio raffigurato in secondo piano sulla sinistra, dalle lance che oblique si stagliano sul fondo del cielo e dalle armi cadute a terra. Il brulichio dei personaggi e la concitazione dei gesti di uomini e cavalli trasmettono la drammaticità del conflitto. Lo scorcio del cavallo davanti a Dario, raffigurato da dietro, il re sporto in avanti e lo spazio che gli si apre intorno a semicerchio rispecchiano, nonostante si tratti di una copia di qualità inferiore rispetto all'originale, la complessità della resa del movimento nello spazio del modello pittorico.