Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Il mosaico della battaglia di Isso, rinvenuto a Pompei, è una copia del IV secolo a.C. di un dipinto originale, esposto al Museo Archeologico di Napoli.
  • Il mosaico, realizzato con la tecnica "opus vermiculatum", utilizza tessere piccolissime per raggiungere un'elevata omogeneità di colore.
  • La tecnica coloristica impiega solo quattro tinte principali e anticipa la tecnica impressionista, con ombreggiature che evidenziano volumi e profondità.
  • L'elemento distintivo del mosaico è lo scorcio prospettico del cavallo centrale, una tecnica usata limitatamente dai Greci ma perfezionata nel Rinascimento.
  • Il mosaico trasmette un forte senso di azione e movimento, in contrasto con la rappresentazione tradizionale greca che privilegiava una lettura orizzontale.

Indice

  1. Descrizione del mosaico
  2. Tecnica e colori del mosaico
  3. Elementi figurativi e prospettiva

Descrizione del mosaico

E’ una copia a mosaico, forse del II a.C. di un dipinto originale del IV secolo, rinvenuta nel 1831 nella Casa del Fauno di Pompei. Attualmente l’opera è esposta nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Il tema è la battaglia di Isso, combattuta e vinta da Alessandro Magno contro i Persiani comandati dal re Dario nel 333 a.C.

Tecnica e colori del mosaico

Pur trattandosi di un’opera realizzata in epoca ellenistica, il fatto che si tratti di una copia di un’opera pittorica di due secoli prima è utile per capire la pittura della Grecia Classica e del pittore Apelle, il più famoso pittore dell’epoca. Il mosaico è eseguito con la tecnica alessandrina che i Romani chiamavano “opus vermiculatum”.

La composizione è fatta di tessere molto piccole (la più grande misura 3mm) e questo permette di raggiungere l’omogeneità di colore, qualità che invece manca nel mosaico tradizionale dei pavimenti romani, in cui è presente una forte discontinuità cromatica e lineare

La tecnica coloristica è caratterizzata dall’uso di solo quattro tinte: il rosso, il bianco, l’ocra ed il nero. Risale ad Apelle sia il ricorso all’ombreggiatura con lo scopo di sottolineare il volume dei corpi che la profondità dello spazio. Il colore viene utilizzato in modo da anticipare la tecnica impressionista; infatti,

• sul viso di Alessandro Magno, dai capelli scompigliati che indicano l’ardore ed il coinvolgimento del condottiero, si nota un colpo di luce

• sul corpo dei cavalli , umido di sudore si intravedono dei riflessi dovuti al sudore

• il passaggio da una tinta all’altra avviene per gradi, a macchia, e con delle sfumature.

Elementi figurativi e prospettiva

Ma l’elemento figurativo che, per i tempi, colpisce di più, è lo scorcio del cavallo collocato al centro. Lo scorcio può essere definito come una rappresentazione in prospettiva di un oggetto che è posto in modo obliquo. I Greci conoscevano tale tecnica, ma essi non sono mai giunte a farne un uso completo e perfezionato come avviene invece nella pittura rinascimentale. Infatti i pittori antichi si interessavano soprattutto dei primi piani, come se la storia rappresentata si svolgesse in modo orizzontale e che l’episodio dovesse essere letto seguendo la parete. In questo mosaico, invece, l’autore ha saputo dare il senso dell’azione e del movimento.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza storica e artistica del mosaico della battaglia di Isso?
  2. Il mosaico della battaglia di Isso è una copia di un dipinto del IV secolo a.C., rinvenuta a Pompei, che offre un'importante testimonianza della pittura della Grecia Classica e del lavoro del pittore Apelle. È esposto al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

  3. Quali tecniche artistiche sono state utilizzate nel mosaico della battaglia di Isso?
  4. Il mosaico è realizzato con la tecnica alessandrina "opus vermiculatum", utilizzando tessere molto piccole per ottenere omogeneità di colore. La tecnica coloristica impiega quattro tinte principali e include ombreggiature per evidenziare volumi e profondità, anticipando la tecnica impressionista.

  5. Qual è l'elemento figurativo più sorprendente del mosaico?
  6. L'elemento figurativo più sorprendente è lo scorcio del cavallo al centro del mosaico, che rappresenta un uso avanzato della prospettiva per l'epoca, conferendo un senso di azione e movimento, a differenza della tradizionale rappresentazione orizzontale greca.

Domande e risposte