Concetti Chiave
- I mosaici sono opere decorative create con piccoli tasselli di pietra, vetro o ceramica, utilizzando metodi tradizionali e moderni per il fissaggio.
- Le origini del mosaico risalgono al 3000 a.C. con i Sumeri, che usavano decorazioni geometriche per abbellire e proteggere le costruzioni.
- L'antica Grecia e Roma svilupparono i mosaici, introducendo soggetti complessi e variando i motivi decorativi, con un'evoluzione tecnica notevole nel periodo imperiale.
- Durante il Medioevo, i mosaici divennero più ridotti a causa dei costi, con temi biblici e mitologici; un esempio è il famoso mosaico della cattedrale di Otranto.
- Nel Rinascimento e Barocco, si recuperarono tecniche antiche e si sperimentarono nuovi materiali e soggetti, culminando nell'Ottocento con metodi più economici come quello di Giandomenico Facchina.
Indice
Tecniche di realizzazione del mosaico
Composizione figurativa posta su parete, soffitto o pavimento, realizzata attraverso l’accostamento di piccoli tasselli di pietra, vetro o ceramica fissati al supporto con cemento. Il mosaico può essere eseguito in vari modi, ma i più usati sono due: uno, il più antico consiste nel ricoprire la superficie da decorare con uno stato di mastice, sulla quale si riporta il disegno e poi si applicano le pietre; l’altro, il più comunemente usato oggi, consiste nel disegnare completamente il mosaico a grandezza naturale, il foglio con il disegno viene poi steso su un piano e l’esegutore vi dispone a rovescio le tessere.
Man mano che ricopre una certa porzione fissa le tessere con del cemento liquido. Infine solleva questa specie di pannello lo applica alla parete da decorare. Spesso nei mosaici, specialmente quelli antichi, le tessere sono inclinate in modo leggermente diverso, in questo modo i raggi di sole che le colpivano si riflettevano in modo diverso.Storia antica del mosaico
I reperti archeologici delle città di Ur e Uruk testimoniano che i Sumeri, nel 3000 a.C., abbellivano le loro costruzioni con decorazioni geometriche realizzate inserendo, nella malta fresca, coni di argilla dalla base smaltata di bianco, nero e rosso, che servivano anche a proteggere la muratura in mattoni crudi. Risale a questo periodo lo Stendardo di Ur, un mosaico portatile a forma di leggìo: le vicende raffigurate sono narrate per fasce sovrapposte.
Nel II millennio a.C., si iniziò ad usare, in alternativa all'utilizzo dei tappeti, una pavimentazione a ciottoli che dava maggiore resistenza al calpestio e rendeva il pavimento stesso impermeabile. Ne è un esempio il mosaico pavimentale di Gordion, antica capitale della Frigia, ora Turchia, risalente all'VIII secolo a.C., decorato con motivi geometrici.
Evoluzione del mosaico in Grecia e Roma
L’arte del mosaico si sviluppò sempre di più nel V secolo a.C. nell’antica Grecia, quando si abbandonò via via i motivi geometrici e floreali delle origini, fino a rappresentare soggetti sempre più complessi con combinazioni di colori più varie. Successivamente, nel II secolo a.C. circa, il mosaico entrò nelle abitazioni comuni, specialmente con motivi geometrici e con predominanza del bianco e del nero.
Nel periodo romano inizialmente il mosaico è limitato alle decorazioni dei pavimenti e solamente dal I secolo a.C. fu esteso anche alle decorazioni dei soffitti e delle pareti Le prime testimonianze di mosaico a tessere nell'antica Roma si datano attorno alla fine del III secolo a.C.. Successivamente, con l'espansione in Grecia e in Egitto e quindi con gli scambi non solo commerciali, ma anche culturali, si sviluppa un interesse per la ricerca estetica e la raffinatezza delle composizioni. Nell’età imperiale la tecnica del mosaico si sviluppa sempre di più e presenta grande varietà di temi decorativi e aggiunge anche effetti prospettici ed illusionistici. Tra i temi più raffigurati erano episodi mitologici, Venationes, ovvero combattimenti tra uomini e belve, scene di teatro, con attori e maschere, che denotano la particolare abilità dei mosaicisti romani nel ritratto.
Mosaico nel Medioevo e Rinascimento
Nel Medioevo, a causa dei costi elevati di realizzazione, il mosaico ricopriva una superficie molto ridotta. I soggetti preferiti sono episodi della Bibbia e gesta cavalleresche. Si diffondono anche rappresentazioni di esseri bizzarri e mostruosi, tratti da fonti letterarie antiche, come il Grifone, il Drago, il Centauro, la Chimera. Il più noto mosaico pavimentale di questo periodo è quello della cattedrale di Otranto, risalente al 1163-1165 e raffigurante l'Albero della vita, realizzato nell'arco di due anni dal monaco Pantaleone. Raffigura scene bibliche, animali mostruosi e personaggi dell'antichità. Si pensa che possa contenere messaggi di assai difficile (impossibile) decifratura.
Nel Rinascimentol'unico interesse è per l'apparente eternità del materiale musivo per rendere immortale l'opera pittorica. Nel XIV secolo il mosaico viene utilizzato anche come supporto di opere scultoree. A Roma si diffonde la moda di finti mosaici affrescati.
Innovazioni nel mosaico barocco e ottocentesco
Nel periodo del Barocco si diffonde una tecnica di mosaico ripresa dalla Roma imperiale: si tratta del mosaico in ciottoli o con altri elementi naturali, come le conchiglie, le stalattiti o pietre semipreziose. Viene introdotta una nuova iconografia: ai soggetti sacri si affiancano il paesaggio, la veduta con rovine, animali, vasi di fiori e scene di genere, con la ripresa di temi classici, come le Colombe di Plinio.
Nell'Ottocento si elaborano tecniche più rapide e meno costose: nasce il metodo per ribaltamento, ideato da Giandomenico Facchina. I vantaggi economici, cioè i tempi più brevi di lavorazione e i costi minori, vanno a discapito del risultato finale: la superficie liscia del prodotto finito manca della vibrazione luministica dei mosaici antichi.
Domande da interrogazione
- Quali sono i metodi principali per realizzare un mosaico?
- Come si è evoluta l'arte del mosaico nell'antica Grecia?
- Quali erano i temi più comuni nei mosaici romani durante l'età imperiale?
- Qual è il mosaico pavimentale più noto del Medioevo e cosa rappresenta?
- Quali innovazioni tecniche sono state introdotte nel mosaico durante l'Ottocento?
I due metodi principali sono: uno antico, che prevede l'applicazione delle pietre su un disegno riportato su mastice, e uno moderno, che consiste nel disegnare il mosaico a grandezza naturale e applicare le tessere a rovescio su un foglio, fissandole con cemento liquido.
Nel V secolo a.C., l'arte del mosaico in Grecia si è evoluta abbandonando i motivi geometrici e floreali per rappresentare soggetti più complessi con una maggiore varietà di colori.
I temi più comuni includevano episodi mitologici, Venationes (combattimenti tra uomini e belve), scene di teatro con attori e maschere, mostrando l'abilità dei mosaicisti romani nel ritratto.
Il mosaico pavimentale più noto del Medioevo è quello della cattedrale di Otranto, realizzato dal monaco Pantaleone, che raffigura l'Albero della vita con scene bibliche, animali mostruosi e personaggi dell'antichità.
Nell'Ottocento, Giandomenico Facchina ha ideato il metodo per ribaltamento, che ha reso la lavorazione più rapida e meno costosa, ma a scapito della vibrazione luministica dei mosaici antichi.