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Concetti Chiave

  • La Lupa Capitolina è una scultura in bronzo attribuita a un artista etrusco, con i gemelli aggiunti da Antonio Pollaiolo nel XV secolo, situata nei Musei Capitolini di Roma.
  • La scena rappresenta l'allattamento dei gemelli Romolo e Remo, simbolo delle origini di Roma, evidenziando la leggenda della loro salvezza e crescita.
  • La composizione statica della lupa contrasta con la dinamicità dei gemelli, creando un equilibrio tra protezione e movimento.
  • Il volume della scultura mette in risalto particolari anatomici stilizzati, esprimendo la forza e la magrezza dell'animale in contrapposizione con la vitalità dei gemelli.
  • L'opera rappresenta un passo verso il realismo, con una complessità crescente nei dettagli anatomici, riflettendo un'osservazione accurata della natura.

Lettura dell’opera

Nome: Lupa Capitolina

Autore: artista etrusco (lupa), Antonio Pollaiolo (gemelli)

Data: V secolo a.C.

Dimensioni: 75 cm (altezza), 114 cm (lunghezza)

Materiale: bronzo

Collocazione: Musei Capitolini, Roma

Indice

  1. Descrizione della lupa
  2. Leggenda di Romolo e Remo
  3. Struttura e dinamismo
  4. Sintesi della forma
  5. Contrasti stilistici
  6. Realismo e complessità

Descrizione della lupa

Lupa in posizione eretta. Lo sguardo è rivolto verso lo spettatore.

Le fauci sono aperte, con i denti aguzzi, gli occhi puntati e le orecchie dritte. Il corpo è affusolato. Le mammelle sono appuntite piene di latte. Sotto ad esse ci sono due bambini, nudi, uno seduto e l’altro inginocchiato, entrambi con il viso rivolto verso le mammelle e le braccia alzate.

Leggenda di Romolo e Remo

La scena rappresentata è l’allattamento dei gemelli Romolo e Remo da parte della lupa. Secondo la leggenda, i due gemelli, figli di Rea Silvia e di Marte, furono gettati nel Tevere da Amulio, loro zio, che prese il trono del fratello con la forza. Per evitare, così, che i gemelli potessero tornare adulti, li fece buttare nel Tevere. Ma si salvarono e furono allattati da una lupa. Il pastore Faustolo poi li trovò e li allevò. A Romolo e Remo si attribuisce la nascita di Roma e la lupa ne è diventata il simbolo.

I due gemelli sono un’aggiunta di Pollaiolo nel XV secolo.

Struttura e dinamismo

La struttura della lupa è statica. Il corpo segue una linea orizzontale e le zampe sono poste ortogonalmente al piano. La testa è essenzialmente sferica, ribadendo la staticità e stabilità della lupa. I gemelli sono posti ortogonalmente alla lupa e sembrano descrivere con la posizione degli arti due spirali verso l’alto. Essi sono un elemento di contrasto, in quanto hanno una struttura dinamica.

L’ortogonalità è una struttura che protegge i gemelli. Le zampe e la schiena formano una sorte di riparo per i piccoli, che al di sotto sono al sicuro. È come se essi fossero nel grembo materno, al riparo e protetti. La lupa, infatti, è stabile, dovendo fungere da riparo, mentre i gemelli trasmettono un senso di movimento.

Sintesi della forma

I particolari tendono a una sintesi della forma. Infatti, il pelo sul collo e sul dorso è molto stilizzato. Il volume pieno della gamba arretrata e quello prominente della testa sono molto risaltanti. Le mammelle hanno un volume essenzialmente conico, mentre i gemelli sono più tondeggianti (differenza stilistica a causa dell’aggiunta successiva). Dei chiaroscuri evidenziano alcuni particolari anatomici della lupa, quali le costole, i muscoli e i tendini, mentre nei gemelli essi sono più vivaci. Il bronzo lascia scorrere la luce, con chiaroscuri leggeri.

Contrasti stilistici

I particolari anatomici evidenti esprimono la magrezza e il carattere aspro dell’animale, che è in contrasto con le mammelle, che sono simbolo di vita e maternità. La muscolatura evidenzia, però, anche la forza dell’animale, per svolgere al meglio il suo compito di protettore. I gemelli fanno da contrasto. Il loro volume è più dinamico e tondeggiante, conferendo così un senso di dinamismo e vita.

Realismo e complessità

In quest’opera avvertiamo elementi nuovi, con carattere aspro e graffiante, dovuto all’osservazione della natura e del vero. Chi l’ha prodotta ha prima osservato in natura com’è realmente. Quindi, vi è la ricerca di un maggiore realismo. I peli stilizzati sono un esempio di elementi ancora semplici, ma che iniziano ad andare verso una complessità sempre maggiore. Le costole e i muscoli sono la prova del raggiungimento di questa complessità, ovvero che l’autore ha osservato e ha saputo riprodurre l’animale come meglio poteva, per farlo sembrare il più possibile realistico. I gemelli sono stati prodotti son uno stile diverso, in quanto si tratta di un’aggiunta del XV secolo.

La statua è di provenienza ionica e rappresenta le origini di Roma.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine e la collocazione della Lupa Capitolina?
  2. La Lupa Capitolina è un'opera di un artista etrusco, con i gemelli aggiunti da Antonio Pollaiolo nel XV secolo. È realizzata in bronzo e si trova nei Musei Capitolini a Roma.

  3. Qual è il significato dei segni rappresentati nella Lupa Capitolina?
  4. La scena rappresenta l'allattamento dei gemelli Romolo e Remo da parte della lupa, simbolo della fondazione di Roma. I gemelli sono un'aggiunta successiva di Pollaiolo.

  5. Come è composta la struttura della Lupa Capitolina e quale significato ha?
  6. La struttura della lupa è statica e ortogonale, creando un riparo per i gemelli, che sono dinamici. Questo contrasto simboleggia protezione e movimento.

  7. Quali sono le caratteristiche volumetriche della Lupa Capitolina?
  8. La lupa presenta particolari anatomici evidenti che esprimono magrezza e forza, mentre i gemelli hanno un volume più tondeggiante e dinamico, simbolizzando vita e movimento.

  9. Qual è il significato complessivo dell'opera?
  10. L'opera combina realismo e stilizzazione, rappresentando le origini di Roma. La lupa è realistica e protettiva, mentre i gemelli, aggiunti successivamente, introducono un dinamismo stilistico.

Domande e risposte