Concetti Chiave
- La Chimera d'Arezzo è una scultura etrusca che rappresenta un mitico mostro con corpo di leone, coda di serpente e testa di capra.
- La scultura è stata scoperta ad Arezzo e raffigura una scena dinamica con dettagli come la criniera aguzza e la gabbia toracica gonfia.
- L'opera è famosa per il suo realismo, con particolari perduti come denti e occhi in avorio, e una coda modificata per un aspetto più chiuso.
- La Lupa capitolina è un'altra opera etrusca diventata simbolo di Roma, modificata nel Rinascimento con l'aggiunta di Romolo e Remo.
- Entrambe le opere dimostrano l'abilità artistica etrusca nel rappresentare miti con dettagli vividi e simbolici.
La chimera mitologica
La chimera è il nome di un personaggio mitologico che in questo caso diventa il vero protagonista, nella sua rappresentazione presentava: un il corpo da leone, la coda da serpente e la testa da capra che spunta dalla schiena, Arezzo invece fa riferimento al luogo dove è stato ritrovato.
Bellerofonte e Pegaso
L’eroe che sconfigge la chimera, la quale sputava palle di fuoco, è Bellerofonte con il cavallo di nome Pegaso.
L’immagine appare ai nostri occhi dinamica, ritmo fornito dalla posa delle zampe, corpo, bocca pronta a sputare fuoco, ma anche da particolari come: gabbia toracica gonfia, criniera aguzza, ossa e nervi evidenziati.
Evoluzione dell'opera
Opera etrusca poi modificata ed arrivata come simbolo della storia del mito di Roma, nel Rinascimento vennero poi aggiunti anche Romolo e Remo sotto di lei.