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Concetti Chiave

  • La Chimera d'Arezzo è una scultura etrusca che rappresenta un mitico mostro con corpo di leone, coda di serpente e testa di capra.
  • La scultura è stata scoperta ad Arezzo e raffigura una scena dinamica con dettagli come la criniera aguzza e la gabbia toracica gonfia.
  • L'opera è famosa per il suo realismo, con particolari perduti come denti e occhi in avorio, e una coda modificata per un aspetto più chiuso.
  • La Lupa capitolina è un'altra opera etrusca diventata simbolo di Roma, modificata nel Rinascimento con l'aggiunta di Romolo e Remo.
  • Entrambe le opere dimostrano l'abilità artistica etrusca nel rappresentare miti con dettagli vividi e simbolici.

Indice

  1. La chimera mitologica
  2. Bellerofonte e Pegaso
  3. Evoluzione dell'opera

La chimera mitologica

La chimera è il nome di un personaggio mitologico che in questo caso diventa il vero protagonista, nella sua rappresentazione presentava: un il corpo da leone, la coda da serpente e la testa da capra che spunta dalla schiena, Arezzo invece fa riferimento al luogo dove è stato ritrovato.

Bellerofonte e Pegaso

L’eroe che sconfigge la chimera, la quale sputava palle di fuoco, è Bellerofonte con il cavallo di nome Pegaso.
L’immagine appare ai nostri occhi dinamica, ritmo fornito dalla posa delle zampe, corpo, bocca pronta a sputare fuoco, ma anche da particolari come: gabbia toracica gonfia, criniera aguzza, ossa e nervi evidenziati.

I denti e gli occhi erano probabilmente d’avorio e per questo sono andati persi, inoltre la coda del serpente morde la capra a causa di una modifica, perché in questo modo avrebbe avuto una forma maggiormente chiusa.

Evoluzione dell'opera

Opera etrusca poi modificata ed arrivata come simbolo della storia del mito di Roma, nel Rinascimento vennero poi aggiunti anche Romolo e Remo sotto di lei.

Domande e risposte