Concetti Chiave
- Le insulae erano edifici abitativi multipiano destinati principalmente ai poveri, sviluppati in altezza per ospitare la crescente popolazione.
- Ogni insula aveva una pianta quadrangolare con un giardino o cortile centrale e diverse botteghe lungo la facciata.
- Le condizioni di vita erano difficili, con spazi limitati, arredi essenziali e la tendenza a dormire sul pavimento o su letti semplici.
- Il riscaldamento e la cottura avvenivano tramite bracieri, dato che gli appartamenti mancavano di camini.
- Durante l'inverno, l'alto costo dell'olio per le lucerne costringeva gli abitanti a scegliere tra il freddo e l'oscurità.
Abitazioni in altezza
La crescita della popolazione portò a tipi di abitazione che si sviluppavano in altezza, le insulae, chiamate anche caseggiati, che erano le case dei poveri. Il caseggiato, a pianta quadrangolare, conteneva un giardino o un cortile. Gli appartamenti si affacciavano sull'esterno con finestre senza vetri e balconi. Nella facciata si aprivano varie botteghe.
Il piano terra era occupato da inquilini benestanti e talvolta dal proprietario dell'insula.Condizioni di vita difficili
Le condizioni di vita degli inquilini non erano buone; infatti lo spazio era limitato e i mobili erano pochi: un tavolo, qualche panca, qualche sgabello; in genere si dormiva sul pavimento o su letti coperti da pagliericci. I gabinetti privati erano un lusso; chi non ne disponeva usava un vaso da notte.Negli appartamenti non esistevano camini, quindi per riscaldarsi o cucinare si faceva il fuoco con il braciere.
Sfide quotidiane in inverno
In inverno il costo dell'olio per le lucerne era molto alto, perciò si doveva scegliere se stare al freddo o al buio.