Concetti Chiave
- I Kouroi gemelli, Cleobis e Biton, sono sculture di Polymedes di Argo risalenti al 590 a.C., originariamente situate nel Tempio di Poseidone a Capo Sunio.
- Queste sculture in marmo, alte 197 cm, sono esposte al Museo Archeologico di Delfi e rappresentano il periodo arcaico con uno stile dorico.
- La linea della scultura è incisiva e geometrica, evidenziando dettagli anatomici come il torace e le ginocchia, riflettendo l'importanza attribuita alla forza fisica.
- Il colore originale del marmo è valorizzato da un chiaro-scuro leggero, mentre lo spazio e il volume risultano bidimensionali, con un effetto di appiattimento del volto e del petto.
- Le sculture hanno una funzione votiva e religiosa, simbolizzando la forza giovanile in una composizione equilibrata ma statica, esprimendo un movimento ieratico e sacrale.
Indice
Scheda di lettura dell’opera
Dati anagrafici
Titolo: Kouroi gemelli, Cleobis e Biton
Autore: Polymedes di Argo
Data: 590 a.C. circa, periodo arcaico (stile dorico)
Collezione originaria: Tempio di Poseidone, Capo Sunio
Collezione attuale: Delfi, Museo Archeologico
Componente operativa
Tecnica: Scultura
Materiale: Marmo
Dimensioni: altezza 197 cm
Componente figurativa
Linea: incisiva, costruttiva che definisce l’anatomia, netta, particolareggiata, geometrica e decorativa nelle trecce, sottolinea alcuni punti di forza come il torace e le ginocchia
Linea di forza: asse di simmetria verticale, linea dei gomiti, linea delle ginocchia (molto incisiva e poco realista: serviva per mettere in evidenza le ginocchia, la parte più importante in un atleta), linea delle caviglie, linea delle spalle e linea che collega i pugni
Colore: colore originario del marmo
Luce: data dal chiaro-scuro, anche se non accentuato
Spazio: bidimensionale: il volto e il petto sono schiacciati
Volume: bidimensionale: il corpo è come chiuso tra due lastre parallele
Movimento: statico (anche se la gamba è rappresentata in avanti)
Composizione: equilibrata
Funzione: votiva e religiosa
Significato: le due sculture simboleggiano la forza fisica della giovinezza
* il movimento è statico presentato in modo “ieratico”: da “Ieros”, sacro: il soggetto è rigido, immobile, con gli occhi sbarrati.