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Concetti Chiave

  • Le sculture arcaiche Kleobi e Bitone, rinvenute a Delfi, rappresentano due fratelli che, secondo Erodoto, furono ricompensati dalla dea Hera per il loro sacrificio eroico.
  • Queste statue doriche presentano caratteristiche come muscoli ben definiti, teste sovradimensionate e il tipico "sorriso arcaico", con un'importante enfasi sulla simmetria corporea.
  • Il Moscophoros è una scultura attica raffigurante un kouros con un vitellino sulle spalle, caratterizzata da una simmetria data dalla forma a X delle braccia e un mantello che evidenzia la muscolatura.
  • La scultura ionica di Hera di Samo, acefala, mostra una figura in posizione stante con un chitone che evidenzia la struttura slanciata, rappresentando la dea o una fanciulla con offerte.
  • Queste opere dimostrano una progressiva attenzione ai dettagli geometrici e alla simmetria, elementi fondamentali nella scultura greca arcaica per esprimere bellezza e maestosità.

Indice

  1. Sculture Arcaiche
  2. Kleobi e Bitone(Scultura Dorica)
  3. Moscophoros(scultura Attica)
  4. Hera di Samo:(scultura ionica)

Sculture Arcaiche

Kleobi e Bitone(Scultura Dorica)

Kleobi e Bitone, Moscophoros, Hera di Samo articolo

coppia di Kouroi risalenti al 610-590 a.C. rinvenuti a Delfi e attribuiti a Polimède. Rappresentano i fratelli Klèobi (Klèobis) e Bitóne (Bìton) figli di Cidìppe, una sacerdotessa della dea Hera; Narra Erodoto che i due giovani, per consentire alla madre di arrivare puntualmente al tempio di Argo, si sostituirono ai buoi e trascinarono il pesante carro.

La sacerdotessa, riconoscente, pregò Hera affinché ricompensasse degnamente tale impresa e la dea, commossa dal gesto, li fece sprofondare in un sonno piacevole ed eterno, al fine di preservarli per sempre dall’invecchiamento, dal dolore e dalla morte.

Sono raffigurati in posizione eretta, le braccia, molto muscolose, sono leggermente flesse e i polpacci appaiono evidenziati in modo quasi innaturale. Anche la testa dei Kouroi è sovradimensionata ma la sua forma squadrata contribuisce a conferirle un senso di maestosa gravità accentuata dalla capigliatura, che ricade con dodici trecce: sei sulla schiena, e sei suddivise in due ciocche di tre su ciascuna delle clavicole.

Sotto la bassa fronte e le ampie arcate sopracciliari sporgono due grandi occhi a mandorla mentre le labbra formano il "sorriso arcaico" comune alle statue di questo periodo, Anche il modellato delle ginocchia e dell’addome è assolutamente non realistico.

Le due statue sono state scolpite per essere osservate frontalmente in quanto, viste di lato, perdono gran parte della loro espressività e le teste appaiono innaturalmente cubiche, Già da questo periodo gli artisti greci cercano di dare l’idea del bello attraverso la corrispondenza simmetrica fra le varie parti del corpo infatti, è possibile individuare delle rette orizzontali attorno alle quali certe parti del corpo sono messe in evidenza come se fossero riflesse in uno specchio, per questo alle doppie curve dei muscoli pettorali corrispondono, secondo il relativo asse di simmetria, le opposte curve delle clavicole e allo stesso modo, alle curve a grandi «V» che delimitano inferiormente il torace, corrisponde l’uguale e opposta curva dell’attacco delle gambe al busto e dell’inguine.

Moscophoros(scultura Attica)

Kleobi e Bitone, Moscophoros, Hera di Samo articolo
(570 - 560 a.C.) è un kouros che sorregge un vitellino sulle spalle in atto di portarlo in offerta al tempio. Le braccia si incrociano alle zampe dell'animale generando una grande X che conferisce al tutto simmetria. Il Moschophoros non è nudo, ma indossa un mantello privo di pieghe (chlaina) che evidenzia la muscolatura. La pettinatura si conclude con tre lunghe trecce che incorniciano il volto. Negli occhi dovevano essere inserite pupille di un materiale colorato per dare maggiore intensità allo sguardo. L'insieme è animato dall'asimmetria dell'animale, la cui testa affianca quella dell'uomo, mentre le braccia muscolose e le zampe, formano una croce che conferisce al tutto maggior simmetria. La sua testa di forma ovoidale è incorniciata da un'acconciatura di capelli ondulati e una barba fitta. I vari particolari sono stati realizzati con grande accuratezza tecnica cercando di ricondurre le varie forme a schemi geometrici semplici come gli archi del sopracciglio e il cerchio dell'ombelico.

Hera di Samo:(scultura ionica)

Kleobi e Bitone, Moscophoros, Hera di Samo articolo
(570-560 a.C.) Ci è giunta acefala (senza testa) e rappresenta o la dea o una fanciulla che porta delle offerte al tempio.
La statua è cilindrica e in posizione stante con una lunga veste detta chitone che lascia le dita dei piedi scoperte. Il braccio destro è steso lungo il fianco con la mano serrata a pugno, mentre il sinistro, in parte mancante, è appoggiato sul torace intento a sorreggere o un dono o le chiavi metalliche del tempio di Hera. Le pieghe del chitone slanciano la figura e la raffinata lavorazione della pietra con le scanalature oblique più larghe dell’himation(mantello), che contrastano con quelle sottilissime e verticali del chitone, conferisce alla figura la morbidezza e la severità del fusto della colonna ionica.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la storia dietro le sculture di Kleobi e Bitone?
  2. Le sculture di Kleobi e Bitone rappresentano due fratelli che, secondo Erodoto, si sostituirono ai buoi per trainare il carro della madre sacerdotessa al tempio di Argo. Hera, commossa dal loro gesto, li fece sprofondare in un sonno eterno per preservarli dall'invecchiamento e dalla morte.

  3. Quali sono le caratteristiche distintive del Moscophoros?
  4. Il Moscophoros è un kouros che porta un vitellino sulle spalle, creando una simmetria con le braccia incrociate. Indossa un mantello che evidenzia la muscolatura e ha una pettinatura con tre lunghe trecce. La scultura è caratterizzata da dettagli tecnici accurati e schemi geometrici semplici.

  5. Cosa rappresenta la statua di Hera di Samo e quali sono le sue caratteristiche?
  6. La statua di Hera di Samo, acefala, rappresenta probabilmente la dea o una fanciulla che porta offerte al tempio. È cilindrica, con un chitone che lascia scoperte le dita dei piedi, e il braccio destro lungo il fianco. Le pieghe del chitone e dell'himation conferiscono alla figura un aspetto simile a una colonna ionica.

  7. Come gli artisti greci arcaici cercavano di rappresentare la bellezza nelle sculture?
  8. Gli artisti greci arcaici cercavano di rappresentare la bellezza attraverso la simmetria e la corrispondenza tra le varie parti del corpo, utilizzando rette orizzontali e curve opposte per creare un senso di armonia e proporzione.

  9. Quali elementi comuni si trovano nelle sculture arcaiche descritte?
  10. Le sculture arcaiche descritte condividono elementi come la simmetria, l'uso di schemi geometrici, e dettagli tecnici accurati. Presentano anche caratteristiche stilistiche come il "sorriso arcaico" e l'attenzione alla muscolatura e alle proporzioni del corpo.

Domande e risposte