Concetti Chiave
- La pittura di giardino era popolare nella decorazione di case e ville tra l'età augustea e il I secolo d.C.
- Gli affreschi della Villa di Livia rappresentano un esempio notevole di questo genere, decorando un ninfeo sotterraneo.
- Il dipinto include uno steccato e una balaustra in marmo bianco, separando un viale da un giardino lussureggiante.
- Il giardino è disorganizzato e ricorda i paradeisoi persiani, con piante e animali dipinti con conoscenze botaniche.
- L'illusione di una grotta aperta sul giardino evocava gli allestimenti delle sale da banchetto delle ville romane.
Indice
Pittura di giardino nell'antica Roma
La pittura di giardino è un genere amatissimo nella decorazione di case e ville fra l'età augustea e il I secolo d.C. Uno degli esempi maggiori è rappresentato dagli affreschi che decorano il ninfeo sotterraneo della Villa di Livia,la moglie di Augusto.
Descrizione del ninfeo di Livia
L'immagine del giardino non è inserita in un contesto architettonico ma occupa tutta la parte. In primo piano è dipinto uno steccato, alle spalle del quale corre una balaustra in marmo bianco, che separare un viale dal giardino lussureggiante. Al centro la balaustra forma una nicchia che accoglie un albero; in alto alcune rocce evocano l'apertura di una grotta. Lo spettatore, all'interno del ninfeo, doveva dunque immaginare di vedere il giardino stando all'interno di una grotta.
Caratteristiche del giardino persiano
Il giardino oltre la balaustra è disorganizzato e corrisponde all'immagine dei paradeisoi, giardini di tipo persiano. Esso contiene ogni genere di piante e fiori, dipinti con un'abilità che rivela conoscenze botaniche, e molti animali, uccelli in particolare.
Illusione del paesaggio e grotta
Dietro ai fiori un fondo azzurro, pur evocando il cielo sereno, denuncia la natura ingannevole del paesaggio.
L'idea di una grotta aperta sul giardino richiama gli allestimenti delle sale da banchetto delle ville romane del tempo, rispetto alle quali il ninfeo doveva aggiungere la frescura che gli derivava dalla sua collocazione sotterranea.