Concetti Chiave
- La scultura Lamassu, risalente al periodo 721-705 a.C., è un'importante opera della civiltà assira, scoperta nei pressi del Palazzo di Sargon II.
- Creata in alabastro e gesso, la scultura utilizza la tecnica del rilievo per dettagli estremamente minuti e raffinati.
- Il Lamassu ha la forma di un toro alato con testa umana, simboleggiando una divinità protettrice assira, posizionata agli ingressi del palazzo.
- Lo stile della scultura è caratterizzato da superfici lisce, chiaroscuri decorativi e un design che suggerisce movimento grazie alla presenza di cinque zampe.
- La testa umana potrebbe rappresentare il re Sargon II, sottolineando il ruolo protettivo e regale del Lamassu nell'iconografia assira.
Indice
La civiltà assira
Questa scultura appartiene alla civiltà assira, che si sviluppò in Mesopotamia verso il III millennio, sulle montagne vicine al fiume Tigri.
Gli Assiri erano principalmente pastori e guerrieri, infatti saccheggiavano tutti gli averi delle città nemiche lasciandole a mani vuote. Per sconfiggere i loro nemici utilizzavano armi in ferro, più resistenti rispetto a quelle di bronzo, e costruivano macchine da guerra, come carri da combattimento, trainati da cavalli.
Scoperta e studi assiri
I due Lamassu risalgono circa agli anni 721-705 a.C. e provengono dall’esterno del Palazzo di Sargon II. Il gruppo di archeologi guidati dal francese Paul-Emile Botta, scoprì la civiltà assira tra il 1843-1844. Nel 1847 a Parigi nacque un centro studi dedicato a questa civiltà.
Victor Place tra il 1852 e il 1854 proseguì gli scavi presso il palazzo di Sargon II portando così a Parigi numerosi reperti.
Caratteristiche della scultura
L’opera dei due Lamassu è una scultura in alabastro e gesso, creata con una tecnica scultorea estremamente minuta e raffinata: la tecnica del rilievo. È alta 420 cm ed è attualmente conservata nel museo del Louvre di Parigi, poiché è stata ritrovata da un archeologo francese. I due Lamassu provengono dall’esterno del Palazzo di Sargon II e sono stati quindi commissionati dal re Sargon II.
Descrizione del Lamassu
La scultura ha la forma di un toro e la testa umana. La parte umana rappresenta un uomo dalla folta barba curata e intrecciata. In testa indossa un copricapo con le corna arrotolate. Il corpo animale è possente e presenta le ali. Lateralmente vediamo 4 zampe, mentre frontalmente se ne vedono 2.
Le figure son ben definite con una superficie liscia e chiara. La luce modella forme morbide e volumetriche e crea chiaroscuri decorativi presenti tra i capelli, sulla barba e sulle finiture del corpo.
Significato simbolico del Lamassu
Il Lamassu presenta 5 zampe. Frontalmente sono visibili 2 arti e il Lamassu pare immobile. Lateralmente invece sono presenti 4 zampe e la figura sembra procedere in avanti.
Il toro alato rappresenta una divinità assira chiamata Lamassu. La sua collocazione ai lati degli ingressi del palazzo è in segno di protezione. Infatti i Lamassu erano considerati spiriti benigni. La testa umana della scultura forse ritrae il re Sargon II, che simbolicamente veglia sul suo palazzo.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine e la funzione della scultura Lamassu?
- Quali sono le caratteristiche stilistiche del Lamassu?
- Chi ha scoperto i Lamassu e dove sono attualmente conservati?
- Qual è il significato iconologico del Lamassu?
La scultura Lamassu appartiene alla civiltà assira e fungeva da divinità protettrice, collocata ai lati degli ingressi del palazzo per protezione.
Il Lamassu è una scultura in alabastro e gesso, con una tecnica di rilievo raffinata, caratterizzata da una superficie liscia e chiara, e presenta 5 zampe per dare un effetto di movimento.
I Lamassu furono scoperti da un gruppo di archeologi guidati da Paul-Emile Botta e sono attualmente conservati nel museo del Louvre di Parigi.
Il Lamassu rappresenta una divinità assira e la testa umana potrebbe ritrarre il re Sargon II, simboleggiando la protezione e la vigilanza sul palazzo.