Concetti Chiave
- Gli Etruschi erano maestri nella lavorazione della ceramica, grazie all'abbondanza di argilla, producendo statue e rilievi in terracotta per templi e tombe.
- La statua di Apollo a Veio, attribuita all'artista etrusco Vulca, imita lo stile arcaico greco, con un sorriso caratteristico e un abbigliamento rigido.
- La Chimera di Arezzo, un capolavoro in bronzo, rappresenta un mostro mitologico greco, esibendo la maestria degli Etruschi nella metallurgia.
- La scultura della Chimera è raffigurata in un'azione dinamica, con dettagli vividi come muscoli tesi e criniera mossa, simboleggiando un ex voto per un santuario.
- Le statuette bronzee note come "ombre della sera" sono filiformi e delicate, probabilmente utilizzate come offerte votive nei santuari etruschi.
L'arte ceramica etrusca
Gli Etruschi furono abili ceramisti e l’abbondanza di argilla presente nel territorio favorì la produzione di statue e rilievi in terracotta sia nella decorazione dei templi che delle tombe. Le statue in argilla dipinta imitavano la scultura greca arcaica. Nella città di Veio si trovava la bottega di uno dei rari artisti etruschi di cui sappiamo il nome: Vulca. A lui viene attribuita questa statua di Apollo, collocata in origine sul tetto di un tempio. Apollo è rappresentato sorridente mentre cammina, forse nell’atto di impugnare un arco. La resa delle pieghe del vestito è rigida e convenzionale e, nel complesso, la divinità assomiglia a una statua arcaica di giovane greco con le gambe divaricate.
La maestria dei bronzisti etruschi
Gli Etruschi furono anche eccellenti metallurgici e bronzisti. Poche ma eccezionali sculture in metallo attestano la perfezione tecnica raggiunta, tra queste la Chimera di Arezzo.Fin dal suo ritrovamento questo magnifico bronzo destò l’interesse di vari artisti. Scoperto nel 1553 ad Arezzo, probabilmente si trattava di un ex voto destinato ad abbellire qualche santuario. Raffigura la Chimera, un animale fantastico della mitologia greca che sputava fuoco dalle fauci, ucciso dall’eroe greco Bellerofonte che lo combatté montando il cavallo alato Pegaso. La Chimera ha un aspetto mostruoso, con il corpo di leone, la coda in forma di serpente e, sulla schiena, una testa di capra. Il mostro è rappresentato in atteggiamento minaccioso, con i muscoli in tensione e le fauci spalancate, la criniera mossa e il dorso crestato, come se fosse sul punto di spiccare il balzo.
Le ombre della sera
Accanto ai grandi bronzi possiamo segnalare anche le sorprendenti statuette note come ombre della sera, filiformi figurine bronzee, così chiamate perché ricordano le ombre allungate del tramonto. Questa raffigura un adolescente, dal volto delicato e dal corpo estremamente allungato; era probabilmente una statuetta votiva destinata a qualche santuario
Domande da interrogazione
- Quali materiali utilizzavano gli Etruschi per le loro sculture?
- Chi era Vulca e quale opera gli viene attribuita?
- Cosa rappresentano le "ombre della sera" e quale significato avevano?
Gli Etruschi utilizzavano principalmente l'argilla per le statue e i rilievi in terracotta, e il bronzo per le sculture metalliche, come dimostrato dalla Chimera di Arezzo.
Vulca era un artista etrusco noto per la sua bottega a Veio, e gli viene attribuita la statua di Apollo, originariamente collocata sul tetto di un tempio.
Le "ombre della sera" sono statuette bronzee filiformi che rappresentano adolescenti e probabilmente erano destinate come offerte votive nei santuari.