Concetti Chiave
- La civiltà minoica di Creta, sviluppatasi intorno al 2800 a.C., è stata una delle prime civiltà fiorite in Europa, nota per la sua natura pacifica e laboriosa.
- I principali centri cretesi come Cnosso, Festo e Mallia furono riscoperti dall'archeologo Arthur Evans agli inizi del Novecento.
- La produzione artistica cretese include affreschi e ceramiche, con decorazioni ispirate a elementi naturali, riconosciute per la loro raffinatezza.
- Il sarcofago di Haghia Triada presenta una scena di processione che offre uno sguardo sulle pratiche rituali e sociali della civiltà cretese di oltre 3000 anni fa.
- Le ceramiche cretesi combinavano motivi geometrici mediterranei con rappresentazioni creative di flora e fauna locali.
La civiltà minoica a Creta
La prima civiltà fiorita in Europa si sviluppò sull’isola di Creta a partire dal 2800 a.C.
La civiltà cretese o «minoica», dal re Minosse che secondo il mito aveva il suo palazzo a Cnosso, fu una delle più laboriose e pacifiche della storia antica. I centri più importanti dell’isola furono Cnosso, Festo Mallia e la villa di Haghia Triada, riportati alla luce all’inizio del Novecento dall’archeologo Arthur Evans.
Arte e artigianato cretese
Artisti e artigiani cretesi producevano affreschi e decorazioni su ceramica di raffinata bellezza, ispirandosi spesso a forme e soggetti della natura. Il suo sviluppo fu bruscamente interrotto intorno al 1450 a.C., forse in seguito a un’eruzione vulcanica e alla successiva invasione dell’isola da parte dei Micenei, un popolo guerriero proveniente dalla Grecia.
Testimonianze artistiche e riti
Alcuni oggetti testimoniano la vivacità artistica raggiunta dai Cretesi. Il sarcofago di Haghia Triada è una straordinaria testimonianza della vita quotidiana e dei riti funerari di oltre 3000 anni fa. Nella scena dipinta è raffigurato un solenne corteo. Sulla destra tre figure maschili recano al sacerdote animali e altre offerte. Sulla sinistra due sacerdotesse dalla pelle chiara, seguite da un musico, versano in un grande vaso forse il sangue degli animali sacrificati.
Accanto alle decorazioni geometriche a spirale, tipiche dei popoli mediterranei, introdussero altri temi, interpretando con fantasia e dinamismo piante e animali che popolavano il mare e la terra della loro isola.