auroepifani2004
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Concetti Chiave

  • La città greca attraversa un'età d'oro dopo le vittorie contro i persiani, seguita da una fase di democrazia sotto la guida di Pericle.
  • L'arte del periodo classico greco assume funzioni civili e didattiche, ispirando i cittadini alla virtù e al bene comune.
  • Ippodamo da Mileto introduce un piano regolatore ortogonale per la ricostruzione urbana, con un'organizzazione a scacchiera e divisione funzionale delle aree.
  • L'architettura templare del V secolo è caratterizzata da correzioni ottiche come l'entasis, per migliorare la percezione visiva degli edifici.
  • Il Tempio di Dioniso a Teos esemplifica l'uso di moduli e proporzioni, basandosi su una formula matematica per ottenere armonia e perfezione.

Indice

  1. L'età d'oro di Atene
  2. Decadenza e rinascita
  3. La ricostruzione di Atene
  4. La città di Olinto
  5. I teatri e i templi dorici
  6. Correzioni ottiche nei templi
  7. Modulo e proporzioni nell'architettura

L'età d'oro di Atene

Va dal periodo severo alla maturità classica.

Questa età d’oro è stata ottenuta dalle vittorie contro i persiani nelle battaglie di:

-Maratona (490 a.C)

-Salamina (480 a.C)

-Platea (479 a.C)
Per i 30 anni successivi alle battaglie, la città venne guidata da Pericle, che instaurò la

democrazia.

Saranno presenti anche guerre civili tra le città greche (Sparta e Atene) che indeboliranno la

città, solo con l’arrivo di Filippo il Macedone e alla sua morte, il figlio Alessandro Magno la

città si stabilizzerà e espanderà i propri territori.

Decadenza e rinascita

Dopo 30 anni di pace e democrazia la città fu colpita da un decadimento:economico, Politico

e sanitario.
Tutte le discipline fioriscono.

Questa fioritura è data dall’idea che l’uomo è artefice del

proprio destino. Questa concezione fa parte della cultura antropocentrica, dove l’uomo è

misura di tutte le cose e da questo ne deriva la credenza che anche le città debbano

misurarsi in tutte le cose.

L’arte assume funzioni: estetiche, didascaliche e storico-documentarie.

Essa assume un ruolo civile e funge anche da strumento didattico, perciò deve essere

comprensibile.

L’arte da al cittadino l’ispirazione per la virtù, insegna a vivere per il bene comune, a

riconoscersi come collettività.

L’artista ha il compito di guardare la realtà circostante, studiare quanti più uomini possibili

per poter arrivare al modello di perfezione. Non è soltanto un elucubrazione mentale, in

quanto c’è anche lo studio di un modello di riferimento. In questo modello il cittadino vede un

esempio di virtù e bellezza da eguagliare.

La ricostruzione di Atene

Dopo il 480 a.C. i greci tornarono in patria e trovarono la città distrutta.

Da lì iniziò la fase di ricostruzione. Questa fu data dalla possibilità economica dell’epoca ed

era la dimostrazione della potenza di Pericle sul piano urbanistico.
La ricostruzione inizia dal Piano regolatore della città, esso porta il nome di Ippodamo

da Mileto.

Ippodamo applicò dei principi costruttivi:

-la pianificazione di una pianta ortogonale

si basa su un incrocio ortogonale degli assi viari principali per formare un nuovo schema

=> organizzazione a scacchiera => schema ippodameo (funzionale e sviluppato a seconda

delle possibilità territoriali)

- uso di un modulo => misura sulla quale si costruivano piante di città e quartieri.

-divisione delle aree in base alla loro funzione: residenziale, commerciale, amministrativa,

militare e religiosa

-suddivisione della città in quartieri regolari dalle stesse dimensioni, all’interno di essi

c’erano gli isolati dove ogni casa aveva eguali dimensioni.

Fu ricostruita nel 432 dato che pochi anni prima venne distrutta da Filippo II il macedone.

Da essa si è potuto ricostruire il modello di una città classica.

La città di Olinto

Olinto era esteso su due colline:

-la prima=> irregolare perchè condizionata dall’insediamento arcaico

-la seconda=> quartieri residenziali costruiti daccapo, isolati da 86x35 metri costituiti ognuno

da 10 abitazioni, strade ortogonali larghe 5 metri.
L’agorà rettangolare era l’unione tra le due colline.

Le abitazioni erano di tipo a pastàs (corridoio dello smistamento).

Dall’ingresso si accedeva al cortile, dove di solito si aprivano il bagno, la cucina e

l’andron(soggiorno dove banchettavano gli uomini).

Al piano superiore c’erano il thalamos (camera da letto) e gineceo (stanza dove si

svolgevano le attività femminili.

La distinzione tra gli ambienti maschili (collocati al piano terra) e gli ambienti femminili

(“protetti” al piano superiore) era netta.

Costituiva il centro della vita pubblica e politica.

L’agorà cresce nel corso del tempo,perchè nasce la necessità di creare un collegamento tra

gli ambienti vecchi e i nuovi. Questi collegamenti erano dati dagli stoai (portici).

I teatri e i templi dorici

Vengono successivamente costruiti i teatri. Questi prima erano in legno, in quanto non erano

fissi, poi diventano stabili e successivamente ampliati, diventando luoghi del sapere e di

condivisione delle idee politiche.

Nel V secolo i santuari peloponnesiaci e della Magna Grecia erano tutti Templi dorici.

Correzioni ottiche nei templi

Lo stile nelle colonie era molto più rigoroso, infatti Ci fu una aderenza all'applicazione delle

correzioni ottiche, questo perché i greci erano molto attenti alla percezione.

un esempio dell'applicazione delle correzioni ottiche e dato dal tempio di Nettuno a

Poseidonia. le l'edificio ha una peristasi di 6x 14 colonne, e sono presenti la curvatura dello

stilobate e l’entasis nelle colonne.

● incurvatura dello stilobate: Lo stilobate è inarcato verso l'alto, questo permette di

dare l'impressione di concavità; questo perché da lontano Abbiamo l'impressione che

ci fosse una concavità della struttura che crea uno spazio cavo

● inclinazione delle colonne angolari: lieve inclinazione delle colonne verso l'interno

dell'edificio, questo evitava l'effetto di apertura verso l'esterno e le colonne

sembravano più dritte

● entasis: consiste in un rigonfiamento di un terzo del fusto delle colonne, questo

evitava l'impressione che le colonne si assottigliassero nella zona centrale

Modulo e proporzioni nell'architettura

Modulo e proporzioni

I moduli erano vari, per la scultura la testa doveva essere un settimo del corpo ( anche se

sembra che entri sei volte a seconda della testa), per l'architettura consisteva nel diametro

della colonna.

l'architetto usa un nuovo modulo basato sulla distanza tra le colonne partendo però dal

centro di esse ( da raggio a raggio compreso l'interasse)

nella pavimentazione lastricata che è visibile nella pianta, ci mostra Chiaramente come le

proporzioni di ogni elemento del tempio si basassero sul modulo originale: ogni lastra era

larga quanto il diametro inferiore della colonna ( metà dell'interasse) e poteva essere alta

quanto il diametro inferiore della colonna oppure la metà.

Tutto questo è dato dalla costante ricerca dell'Armonia, è stata l'ha trovata attraverso una

formula matematica che permette di trovare la perfezione Anche in natura=> rettangolo

aureo.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le battaglie che segnarono l'inizio dell'età d'oro della città?
  2. Le battaglie che segnarono l'inizio dell'età d'oro furono Maratona (490 a.C), Salamina (480 a.C) e Platea (479 a.C).

  3. Chi guidò la città nei 30 anni successivi alle battaglie e quale sistema politico instaurò?
  4. Nei 30 anni successivi alle battaglie, la città fu guidata da Pericle, che instaurò la democrazia.

  5. Quali furono le conseguenze delle guerre civili tra le città greche?
  6. Le guerre civili tra le città greche, come quelle tra Sparta e Atene, indebolirono la città fino all'arrivo di Filippo il Macedone e, successivamente, di suo figlio Alessandro Magno, che stabilizzarono e ampliarono i territori.

  7. Qual era il ruolo dell'arte nella società dell'epoca?
  8. L'arte aveva funzioni estetiche, didascaliche e storico-documentarie, ispirava i cittadini alla virtù e insegnava a vivere per il bene comune, fungendo anche da strumento didattico.

  9. Quali principi costruttivi applicò Ippodamo da Mileto nella ricostruzione della città?
  10. Ippodamo da Mileto applicò principi costruttivi come la pianificazione di una pianta ortogonale, l'uso di un modulo per la costruzione di piante di città e quartieri, e la suddivisione delle aree in base alla loro funzione.

Domande e risposte