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Concetti Chiave

  • Il Discobolo è una scultura romana che copia un originale greco di Mirone, originariamente in bronzo, mentre le copie sono in marmo.
  • Rappresenta un giovane atleta nel pieno dello sforzo fisico, simbolo di concentrazione e serietà.
  • La scultura è caratterizzata da un volto senza emozione e uno sguardo attento, con una posa innovativa per l'epoca.
  • La posizione dei suoi arti mostra una combinazione di stasi e movimento, vista meglio dal punto frontale.
  • La composizione include due archi immaginari e una sequenza di triangoli che collegano le parti del corpo.

Indice

  1. La copia romana del discobolo
  2. La composizione della scultura

La copia romana del discobolo

Scultura copia romana dell’originale greca realizzata da Mirone, esistono infatti decine di discoboli nel mondo copiati da questo scultore, che si differenzia solo per l’uso del bronzo, mentre le copie sono di marmo. Il soggetto è un giovane lanciatore del disco, pratica uno sport particolarmente popolare all’epoca e in questo caso viene rappresentato il massimo sforzo dell’atleta, immerso nella concentrazione e nella serietà del momento. Il suo volto è dunque ieratico, senza emozione, con uno sguardo attento, la posizione invece era una novità in quanto ogni arto sembra muoversi in direzioni diverse, ma ha comunque un’impronta arcaica nel punto di vista privilegiato per capire la scultura, ovvero quello frontale.

La composizione della scultura

Troviamo una coesistenza di stasi e movimento e questo può accadere grazie alla sua composizione:

1. Ci sono due archi immaginari che collegano le parti del corpo, il primo dal braccio all’alto, il secondo dalla testa al ginocchio;

2. Successione di una sequenza di triangoli, il primo tra disco-parte inferiore schiena-ascella, il secondo tra coscia-braccia-busto e il terzo tra tallone-ginocchio-sedere;

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