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Concetti Chiave

  • Il Discobolo di Mirone, realizzato intorno al 450 a.C., è conosciuto solo attraverso copie romane in marmo.
  • La statua raffigura un atleta nudo in procinto di lanciare il disco, con una postura dinamica e bilanciata.
  • La torsione del torso e la posizione delle gambe creano una sensazione di movimento e stabilità.
  • L'espressione del volto è idealizzata e concentrata, senza segni di sforzo fisico evidente.
  • Mirone ha adottato uno stile bidimensionale e geometrico, ignorando la tridimensionalità della scultura.

Indice

  1. Il discobolo di Mirone
  2. Caratteristiche stilistiche della statua

Il discobolo di Mirone

Mirone eseguì il Discobolo in bronzo nel 450 a.C. circa. Purtroppo la statua è nota solo da copie romane in marmo. L'atleta, nudo, è colto nel momento preciso in cui sta per lanciare il disco, impugnato nella mano destra: per questo il torso è piegato in avanti e ruota verso destra, come la testa, rivolta in direzione del braccio, sollevato e disteso all'indietro per prendere più slancio; il braccio sinistro si appoggia invece quasi verticalmente sopra il ginocchio destro.

La gamba destra, piegata, è quella portante e il piedi poggia completamente a terra, mentre la sinistra è arretrata per ragioni di equilibrio e posa solo la punta del piede, creando così l'impressione di un accorciamento della parte inferiore del corpo e di una preponderanza di quella superiore. La semirotazione del torso, del resto, era indispensabile per imprimere al disco il movimento rotatorio necessario al buon esito del lancio. La contrazione dei muscoli contrasta con l'idealizzazione del volto, che non manifesta segni di sforzo pur avendo un'espressione concentrata.

Caratteristiche stilistiche della statua

La figura è concepita a due dimensioni: Mirone eseguì infatti una costruzione lineare e geometrica della statua, prescindendo dalla tridimensionalità e non prevedendo una visione laterale. L'ovale allungato del viso,l'esecuzione dettagliata dei capelli, la resa asciutta della muscolatura e la notazione attenta delle vene appartengono ancora alla tradizione dello stile severo.

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