Concetti Chiave
- Il Colosseo, noto anche come Anfiteatro Flavio, fu inaugurato nell'80 a.C. dall'imperatore Tito.
- Il nome "Colosseo" deriva dalla vicinanza alla statua di Nerone, chiamata Colossus.
- È una struttura monumentale con sessanta arcate e tre file di colonne di stili diversi: dorico, ionico e corinzio.
- Il Colosseo poteva ospitare circa 50.000 spettatori e disponeva di un velarium per proteggere dal sole.
- L'arena era in legno, ma i meccanismi per l'accesso dei gladiatori sono ancora conservati.
Indice
Origini e costruzione del Colosseo
L’anfiteatro flavio o Colosseo venne inaugurato nell’80 a.c. dall’imperatore Tito ed era stato realizzato in seguito alla distruzione a causa di un incendio della struttura precedente. Il nome con cui è più comunemente designato, Colosseo, è dovuto al fatto che anticamente era stato costruito accanto alla statua di Nerone rappresentato come Sol Invictus, chiamata Colossus.
Architettura e decorazioni del Colosseo
Esso è il primo monumento a Roma concepito in scala monumentale ed è costituito da una successione di sessanta arcate con la sovrapposizione di tre file di colonne, ognuna delle quali presenta uno stile architettonico diverso: nella prima fila troviamo l’ordine dorico, in quanto era quella che poteva sopportare meglio il peso di tutta la struttura, chiamato anche tuscanico, perché i romani lo avevano conosciuto grazie ai loro frequenti contatti con gli Etruschi, chiamati in latino appunto Tusci, nella seconda lo ionico e nel terzo il corinzio.
Capacità e struttura interna del Colosseo
Nel Colosseo vi sono anche due elementi decorativi molto singolari: le lesene o paraste, a forma di parallelepipedo, e le semicolonne, attaccate ai pilastri portanti degli archi. Il Colosseo aveva una capacità di circa 50.000 posti ed era sormontato dal velarium, un insieme di tende che servivano per proteggere gli spettatori nelle calde giornate estive. L’arena del Colosseo era in legno e quindi non si è conservata, mentre invece si sono conservati tutti i meccanismi che permettevano ai gladiatori di entrare in scena. I posti più vicini all’arena erano riservati ai personaggi di maggiori spicco della città, mentre via via che si saliva trovavano spazio i posti per i comuni cittadini