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Concetti Chiave

  • La colonna aureliana è dedicata alla vittoria di Marco Aurelio contro i Quadi e Marcomanni, alta 42 metri e scolpita tra il 181 e il 193 d.C.
  • La colonna è decorata con bassorilievi che raffigurano episodi della campagna in Pannonia, seguendo il modello della colonna di Traiano.
  • A differenza della colonna di Traiano, quella aureliana non celebra l'umanità, ma mostra la violenza e la spietatezza verso i barbari.
  • La rappresentazione dell'imperatore è più crudele e meno generosa, riflettendo un messaggio di propaganda sulla forza e guida dell'esercito romano.
  • In ottant'anni, il contesto politico e sociale di Roma era cambiato, influenzando il tono e il messaggio delle opere pubbliche.

Indice

  1. La colonna aureliana
  2. Differenze tra colonne
  3. Propaganda e mutamenti

La colonna aureliana

Alla vittoria di Marco Aurelio contro i Quadi e Marcomanni viene dedicata la colonna aureliana, alta 42 m, scolpita tra il 181 e il 193 d.C., ovvero dopo la morte del sovrano. Anche questa colonna, come quella di Traiano, che ne costituisce il modello, è interamente ricoperta da bassorilievi raffiguranti gli episodi salienti della campagna in Pannonia.

Differenze tra colonne

Tuttavia, la colonna Aureliana non presenta quella celebrazione dell'umanità che era al centro di quella traianea: la strage dei barbari non rivela alcuna compassione e umana pietà, forse perché la violenza della guerra e il timore di altre eminenti invasioni soffocano ogni sentimento che non sia la paura verso colui che è straniero, diverso e quindi nemico.

Propaganda e mutamenti

Persino l'imperatore appare più crudele e meno generoso di Traiano rispetto ai vinti: i Romani schiacciano e distruggono gli avversari senza pietà.

Anche in questo caso vi sono ragioni legate alla propaganda: la pressione dei barbari ai confini andava aumentando ed era necessario rassicurare i Romani sul fatto che il loro esercito fosse forte e ben guidato.

In meno di ottant'anni, tanti ne passarono tra l'edificazione delle due colonne, il clima a Roma e nell'Impero era dunque profondamente mutato.

Domande e risposte