Concetti Chiave
- La civiltà egizia si sviluppò lungo il Nilo, influenzando il suo sviluppo culturale e architettonico attraverso periodi di grande splendore come l'Antico, Medio e Nuovo Regno.
- Le màstabe erano tombe monumentali delle prime fasi egizie, caratterizzate da un sepolcreto sotterraneo e una cappella in superficie, spesso decorate con colori vivaci e false-porte.
- Le piramidi, evolutesi dalle màstabe, furono monumenti funerari per i faraoni, con Cheope come esempio più noto, e richiedevano un'enorme forza-lavoro e precise scelte di ubicazione.
- A partire dal Nuovo Regno, le tombe ipogee come quelle nella Valle dei Re, sostituirono le piramidi, segnando un cambiamento nelle pratiche funerarie faraoniche.
- I templi egizi, distinti in divini e funerari, erano centri di culto e amministrazione, caratterizzati da una struttura architettonica che simboleggiava il cammino verso le divinità.
Indice
Origini della civiltà egizia
La civiltà egizia nasce e si sviluppa lungo uno dei fiumi più lunghi del mondo, ovvero il Nilo, fonte di vita, ricchezza e rapida via di comunicazione. La storia egizia è scandita in base alle 31 dinastie di faraoni (dal 3007 a.C. al 30 a.C. Questo periodo si può dividere in tre grandi periodi di splendore artistico e culturale:
-
- Medio Regno o Primo impero tebano - Nuovo Regno o Età dei templi
L’arte egizia presenta caratteri essenzialmente religiosi, onorare i dei e i faraoni per regalargli l’immortalità nel tempo.
Architettura funeraria egizia
La màstaba è un particolare tipo di tomba monumentale utilizzata durante le prime fasi della civiltà egizia.
Il termine, che è stato ripreso in archeologia per riferirsi a questo tipo di costruzione funeraria, deriva dal arabo "panca" o "banchetto". Normalmente situate in necropoli (dal greco nekròs, morto, e pòlis, città), città dell’eternità.
Si compone di due parti:
- un sepolcreto scavato in fondo a un pozzo in cui viene calato il sarcofago del defunto
- con oggetti che possono servirgli nella vita dell’aldilà.
una cappella che chiudeva la parte sotterranea, in mattoni o pietra calcarea a pianta rettangolare con tetto piano, in cui era possibile accedere e dove venivano deposte le offerte.
L’esterno era spesso di colori vivaci, l’interno vi era una falsa-porta, alta e stretta recante il nome e la statua del defunto, un punto d’incontro tra mondo dei vivi e l’aldilà.
Evoluzione delle piramidi
Le piramidi derivano probabilmente dalle màstabe, nacquero nell’Antico Regno per la sepoltura monumentale del faraone da cui prese anche la definizione il periodo storico “Età delle piramidi”. Dalla sovrapposizione di più mastabe sembrano siano nate le prime piramidi a gradoni. La più antica è la piramide a gradini del faraone Djòser ideata dall’”archittetto” Imhotep a cui si attribuisce anche l’edificazione dell’intera necropoli di Saqqara.
La piramide a facce lisce sostituì poi la tipologia della piramide a gradoni. Nella piramide a facce lisce, i gradoni scomparvero e lastroni squadrati di pietra calcarea rivestirono la superficie ininterrotta. La più grande e celebre e quella del faraone Cheope, noto anche come (Khufu), costruita dall’architetto Hemiunu. È la più antica delle sette meraviglie del mondo antico nonché l'unica arrivata ai giorni nostri non in stato di rovina. Al suo interno, tre camere: un sotterraneo alla base della piramide; la Camera della regina; e la Camera del re nel cuore della piramide.
A partire dal Nuovo Regno, le piramidi furono sostituite da tombe ipogee, scavate sui fianchi delle montagne. Esemplare è la Valle dei Re, che conteneva, tra tante altre, la celebre Tomba di Tutankhamon (un giovane sovrano vissuto più di 3000 anni a.C.), scoperta nel 1922 dall’egittologo Howard Carter (1874-1939).
Costruzione delle piramidi
La costruzione delle piramidi richiedeva un’enorme forza-lavoro. Essa era fornita sia da schiavi sia da maestranze specializzate (dai tagliapietra ai decoratori), i quali lavoravano in permanenza nei cantieri; ma soprattutto dai contadini, che invece vi lavoravano stagionalmente.
La scelta del luogo di costruzione doveva rispondere a tre requisiti:
- essere sulla riva occidentale del Nilo, tradizionalmente riservata al Regno dei morti;
- trovarsi vicino al fiume, per agevolare il trasporto dei materiali;
- doveva disporre di uno zoccolo roccioso, in grado di sostenere il peso immane della
piramide.
Riguardo il trasporto dei blocchi, questo avveniva lungo il Nilo, su apposite chiatte, durante la piena del fiume.
Architettura dei templi egizi
Il tempio, presenti maggiormente nel Nuovo Regno, rientra nell’architettura sacra e possono essere di due tipi:
- Divini, consacrati a una o più divinità. Un esempio:
- Funerari, eretti per facilitare la vita dopo la morte di un faraone o sua consorte. Un
esempio:
Il tempio era anche un luogo di amministrazione del potere economico. Entrando nel templi, vi era un effetto che consisteva nel vedere il pavimento più alto, abbassamento del soffitto, le pareti più strette che tendevano a restringersi, diminuzione dell'illuminazione, con l'intenzione di trasmettere il senso di un profondo mistero, man mano che ci si approssimava alla cella, creando il cosiddetto “effetto a cannocchiale” oppure “enfasi della visione prospettica”, simboleggiando l’arduo cammino verso i dei. Il tempio era protetto da una poderosa cinta muraria.
Elementi costruttivi:
- il Pilone: ingresso monumentale, normalmente preceduto da un viale di sfingi (il
dromos), è costituito da due muraglioni rastremati verso l'alto che rappresentano le lontane montagne tra cui il sole nasce e muore. La facciata è sempre decorata con scene del Re che uccide il nemico, a simboleggiare la vittoria del bene sul male,
- dell'ordine sul disordine, della verità sull’ingiustizia;
il Peristilio, o Cortile Colonnato: a cielo aperto; si tratta di un'area semi-pubblica in
- cui possono accedere i fedeli.
la Sala Ipostila: dotata di una copertura piana in pietra sorretta da colonne, di numero multiplo di 3 o 4. Le colonne simboleggiano una fitta foresta in cui la luce a stento può
- penetrare, zona in cui i sacerdoti praticavano riti di purificazione.
- il Vestibolo: in cui si preparavano le operazioni di culto della divinità;
la Cella o Santuario: ( Naos), che contiene la statua del Dio, rappresenta il cuore del
- tempio, a cui può accedere solo il Re e, in sua vece, il Sommo Sacerdote più anziano.
Le pareti del tempio: decorate con dipinti e geroglifici in onore del Dio e del Faraone che lo aveva edificato.
Le colonne dei templi: ispirate inizialmente a delle piante soprattutto alle Palme, alla somma vi è un capitello di diverse forme.
- Campaniforme quando assomiglia ad una campana rovesciata,
- papiriforme quando assomiglia ad una ciuffo di papiro chiuso ( il papiro è la superficie
di scrittura ricavata da una pianta acquatica, molto comune nel delta del Nilo e in
- alcune parti del Mediterraneo),
palmiforme quando assomiglia a delle foglie di palma, lotiforme quando assomiglia ad
- un fiore di loto,
- hathorico quando presenta il volto della protettrice delle sorgenti del Nilo dea Hathor,
fascio di papiri quando assomiglia ad un mazzo di papiri legati.
Domande da interrogazione
- Quali sono i tre grandi periodi di splendore artistico e culturale della civiltà egizia?
- Che cos'è una màstaba e quale era la sua funzione?
- Come si sono evolute le piramidi dall'Antico Regno al Nuovo Regno?
- Quali erano i requisiti per la costruzione delle piramidi?
- Quali sono le caratteristiche principali dei templi egizi nel Nuovo Regno?
La civiltà egizia è suddivisa in tre grandi periodi: l'Antico Regno o Età delle piramidi, il Medio Regno o Primo impero tebano, e il Nuovo Regno o Età dei templi.
La màstaba è un tipo di tomba monumentale usata nelle prime fasi della civiltà egizia, composta da un sepolcreto e una cappella, destinata a onorare i defunti e fornire loro oggetti per l'aldilà.
Le piramidi, inizialmente a gradoni come quella di Djòser, si sono evolute in piramidi a facce lisce come quella di Cheope. Nel Nuovo Regno, furono sostituite da tombe ipogee, come quelle nella Valle dei Re.
Le piramidi dovevano essere costruite sulla riva occidentale del Nilo, vicino al fiume per facilitare il trasporto dei materiali, e su uno zoccolo roccioso per sostenere il loro peso.
I templi egizi del Nuovo Regno erano divini o funerari, con un effetto a cannocchiale per simboleggiare il cammino verso gli dei, e presentavano elementi come il Pilone, il Peristilio, la Sala Ipostila, il Vestibolo e la Cella.