blakman
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Concetti Chiave

  • L'Afrodite Sosandra di Calamide è una scultura del 460 a.C. circa, conosciuta attraverso copie romane, che rappresenta la dea con un'austerità insolita.
  • L'originale in bronzo esaltava la bellezza della dea in un culto salvifico, avvolta in un pesante mantello che lasciava scoperti solo alcuni tratti.
  • La statua è caratterizzata da un aspetto compatto e solenne, grazie agli abiti che creano poche pieghe geometriche.
  • La superficie della scultura è luminosa, con un gioco di ombre limitato a quelle profonde, esaltando la ponderazione del corpo della dea.
  • Il viso della dea, incorniciato da un'elaborata acconciatura e un sorriso fisso, è uno dei pochi elementi visibili della figura.

Indice

  1. Transizione nello stile delle statue
  2. Caratteristiche della statua

Transizione nello stile delle statue

Nelle statue femminili si assiste al rapido abbandono dei raffinati costumi ionici delle Korai e all'affermazione dello stile severo.
Una delle sculture più celebri, nota solo attraverso copie romane, è l'Afrodite Sosandra (salvatrice), eseguita da Calamide nel 460 a.C. circa e collocata ad Atene. L'originale in bronzo celebrava in modo insolito e austero la bellezza della dea, cui era tributato un culto salvifico: essa era raffigurata con un pesante mantello che l'avvolgeva interamente e le copriva il capo, lasciando visibili solo le dita dei piedi, la mano sinistra e il viso, incorniciato da un'elaborata acconciatura e fisso in un sorriso.

Caratteristiche della statua

L'aspetto compatto e solenne della statua è dovuto quindi agli abiti. Il mantello è attraversato solo da poche pieghe geometriche, che rendono la superficie molto luminosa limitando il gioco delle ombre a quelle più profonde. Le vesti lasciano intravedere il corpo della dea e non nascondono la ponderazione.

Domande e risposte