Concetti Chiave
- La pittura egizia era caratterizzata da uno stile piatto e bidimensionale, con pigmenti mescolati ad acqua.
- I colori principali includevano l'arancione, il bianco, il verde e l'azzurro, ognuno con significati simbolici specifici.
- Il rosso era evitato nella pittura egizia, associato a significati negativi come guerre e carestie.
- Una delle opere più celebri è "Caccia nelle paludi", che rappresenta la caccia del faraone con una complessa scenografia.
- L'opera presenta elementi simbolici come il fiume Nilo, una canoa e personaggi sproporzionati per mostrare importanza e ruolo.
Caratteristiche della pittura egizia
La pittura egizia risultava piatta e bidimensionale, i pigmenti venivano mischiati con l’acqua quindi erano più liquidi con un collante a base di lattice o albume di uovo. I colori principali erano:
- Arancione, uno dei pigmenti più usati;
- Bianco, simbolo di fortuna ed eternità;
- Verde, usato come ambientazione abbinato alla fertilità del Nilo;
- Azzurro, colore nell’aria e nell’acqua, usato per rappresentare le divinità;
- Rosso, non è usato perché è considerato negativo, è il colore delle guerre, delle carestie e dei messaggi di malaugurio;
Rappresentazioni iconiche dell'epoca egizia
Una delle rappresentazioni più note dell’epoca egizia è “Caccia nelle paludi”, e mostra il momento in cui il faraone andava a caccia, il fiume Nilo è il punto d’appoggio dell’intera scenografia con sopra una canoa che però non entra nel fiume. Sopra di essa erano presenti tutti i personaggi, come il Faraone con in mano un serpente, oppure la Faraonessa sproporzionata rispetto al marito, lei indossa vestiti e gioielli utili per esaltare il lusso. Il cespuglio è una pianta di papiro che mostra l’entrata nella palude, è anche presente un gatto più grande della figlia perchà svolge un ruolo più importante, aiuta infatti il padrone a cacciare.