Concetti Chiave
- L'arte egizia era caratterizzata dalla stereotipizzazione, con immagini ripetute per esprimere religiosità e messaggi specifici.
- I soggetti principali riguardavano cerimonie, religione e faraoni, con proporzioni che variavano in base a sesso e gerarchia sociale.
- La pittura egizia utilizzava il canone, una regola matematica che suddivideva le figure in quadretti per mantenerle proporzionate.
- Le tecniche pittoriche includevano la campitura per stendere colori uniformi e il ribaltamento per rendere gli oggetti più comprensibili.
- L'opera "Caccia agli uccelli sul Nilo" mostra scene di vita quotidiana con figure simmetriche e un'attenzione ai dettagli del nucleo familiare del defunto.
Indice
Caratteristiche dell'arte egizia
Una delle caratteristiche principali dell’arte egizia era la stereotipizzazione, cioè la raffigurazione di immagini in modo sempre uguale per esprimere la loro religiosità. Lo scopo era trasmettere messaggi ben precisi.
I soggetti raffiguravano spesso cerimonie, religione e faraoni.
Tecniche e canoni artistici
Non c’era proporzione perché il colore della pelle cambiava in base al sesso e alla gerarchia sociale.
La figura umana veniva rappresentata di profilo eccetto per la parte del busto e gli occhi. La dimensione dei personaggi era legata alla loro importanza. Gli egizi avevano un codice, una regola matematica per disegnare: prendevano un foglio di papiro e lo quadrettavano. Le figure in questo modo erano proporzionate, sia quelle in piedi che quelle sedute.
Questa modalità di contare e regolare la figura umana e l’oggetto veniva chiamata canone. C’era il canone antico, che prevedeva 18 quadretti in altezza (1/18); e il canone tardo che prevedeva l’aggiunta di 4 quadretti, con 22 quadretti in altezza (1/22).
Pittura e scultura egizia
Questi canoni rappresentativi venivano applicati anche alle sculture, sia grandi che piccole.
Nell’arte egizia si utilizzava la tecnica del ribaltamento: gli oggetti venivano ribaltati per apparire più chiari allo spettatore.
Un altro elemento caratteristico dell’arte egizia era la tecnica della campitura. Campire significava stendere in maniera uniforme il colore dentro una figura delineata da un contorno.
Tecniche di colorazione
Gli egizi per colorare utilizzavano la tempera: veniva fatta su superfici completamente asciutte e al riparo da piogge, poiché venivano miscelate con acqua. Si polverizzavano elementi naturali, si miscelavano con l’acqua e poi si stendevano.
I resti pittorici si trovano nelle piramidi, edifici protetti.
La pittura egizia era una pittura colorata, dove erano presenti quasi sempre personaggi legati alla religione, quindi divinità e faraoni; eventi di vita quotidiani legati sempre al defunto; elementi naturali legati al defunto o al faraone.
Descrizione di un'opera
Quest'opera è stata ritrovata nella necropoli di Tebe nel 1889 nella tomba di Nakht.
Molto probabilmente si trattava di un funzionario, un uomo ricco che poteva permettersi decorazioni e ornamenti costosi nella tomba.
È una tempera su intonaco.
Sono rappresentati eventi di vita quotidiana legati all’agricoltura; l’azione si svolge all’esterno; sul registro superiore viene rappresentata l’azione della caccia (la parte più colorata della pittura).
La pittura si presenta tipica dell’arte egizia con tutte le figure poste sullo tesso piano.
I colori sono realizzati con la tecnica della campitura, uniformi e compatti.
Le figure sono rappresentate in maniera simmetrica, ovvero è possibile dividere perfettamente a metà le immagini. Non sono proporzionate.
L’immagine è bilanciata, per esempio le braccia, sono alzate da tutte e due le parti. A dare il movimento non sono soltanto le gambe di profilo, ma anche un braccio piegato in contrasto con l’altro allungato.
Il personaggio principale è rappresentato più grande rispetto agli altri; alle sue spalle si trova la moglie e ai suoi piedi un altro personaggio femminile, che potrebbe essere o la figlia o una componente della famiglia; il figlio è quello che porge al padre lo strumento per uccidere gli uccelli, una sorta di boomerang; c’è anche un altro uomo nella rappresentazione, che potrebbe essere il fratello o il cugino. Viene rappresentato quindi tutto il nucleo familiare del defunto.
Domande da interrogazione
- Qual è una delle caratteristiche principali dell'arte egizia?
- Come veniva rappresentata la figura umana nell'arte egizia?
- Cos'è il canone nell'arte egizia?
- Quali tecniche pittoriche utilizzavano gli egizi?
- Cosa rappresenta l'opera "Caccia agli uccelli sul Nilo"?
Una delle caratteristiche principali dell'arte egizia è la stereotipizzazione, che consiste nella raffigurazione di immagini in modo sempre uguale per esprimere la loro religiosità.
La figura umana veniva rappresentata di profilo, eccetto per la parte del busto e gli occhi, e la dimensione dei personaggi era legata alla loro importanza.
Il canone era una regola matematica per disegnare figure proporzionate, utilizzando un foglio di papiro quadrettato, con varianti come il canone antico (18 quadretti) e il canone tardo (22 quadretti).
Gli egizi utilizzavano la tecnica del ribaltamento e la campitura, stendendo uniformemente il colore dentro una figura delineata da un contorno, usando tempera su superfici asciutte.
L'opera rappresenta eventi di vita quotidiana legati all'agricoltura, con figure simmetriche e non proporzionate, e include il nucleo familiare del defunto, con il personaggio principale più grande rispetto agli altri.