Concetti Chiave
- I mosaici di Piazza Armerina rappresentano il più grande complesso musivo di arte romana in Italia, situato nella villa del Casale, risalente al III-IV secolo.
- La villa del Casale era una residenza patrizia di circa 3500 mq, con 40 locali decorati con mosaici di temi mitici e realistici.
- Tra i mosaici spicca una rappresentazione del Circo Massimo di Roma, durante una corsa di quadrighe, estesa su 21 x 4 metri.
- Le tessere utilizzate nei mosaici sono di grandi dimensioni per adattarsi all'ampiezza delle superfici, differenziandosi dai mosaici della prima età imperiale.
- I mosaici mostrano un'intensa espressività e proporzioni tozze, enfatizzando l'effetto visivo rispetto ai canoni di armonia e proporzione greci.
Indice
Scoperta dei mosaici di Piazza Armerina
Nelle vicinanze di Piazza Armerina, da tempo era venuto alla luce un grande mosaico pavimentale chiamato “Eraclia” perché raffigura le fatiche e il trionfo i Ercole. Nel 1950, una vasta campagna di scavi permise di portare alla luce altri mosaici che costituiscono il più grande complesso musivo di arte romana esistente in Italia, facente parte di struttura architettonica chiamata “villa del Casale”, risalente alla fine del III e la prima metà del IV.
Descrizione della villa del Casale
La villa era una residenza patrizia che si estende su tre livelli, con una superficie di circa 3500 mq., conta ben 40 locali, quasi tutti decorati con mosaici e organizzati secondo la moda dell’epoca, in zone funzionali. Il contenuto dei mosaici è di tipo mitico e di tipo realistico e senz’altro l’opera è dovuta a l’intervento un gruppo di maestranze e non ad un solo autore. Il mosaico più grande misura 21 metri x 4 e raffigura il Circo Massimo di Roma, mentre si svolge una corsa di quadrighe. Due giovani con una tromba l’uno, e con un ramo di palma, l’altro, attendono l’arrivo della quadriga vincitrice.
Dettagli sui mosaici e tecniche
I tasselli adoperati, detti in latino “tesserae”, sono ovunque di notevoli dimensioni perché proporzionate all’ampiezza dell’area sulla quale il mosaico si doveva estendere; per questo motivo siamo lontani da quella leziosità che predomina nei mosaici della prima età imperiale in cui le tessere sono minute.
Espressività e curiosità dei mosaici
Da notare che il profilo delle figure, per esempio quello dei due giovanetti, è accompagnati lungo il perimetro da una striscia di tre tessere che permettono di circoscriverne i contorni con maggiore nettezza ed evitando quindi che esse siano disturbate da un accostamento casuale ed imprevisto delle tessere dello sfondo. I canoni di armonia e di proporzione di derivazione greca sono assenti. Quello che interessa è l’intensa espressività, come nel caso del giovanetto, suonatore di corno, con gli occhi fissi davanti a sé per concentrarsi meglio nella selezione delle note. Anche le proporzioni seguono la stessa regola: esse appaiono raccorciate, tozze, ma cariche di effetto. Una curiosità: in uno dei cubicoli della parte orientale un mosaico raffigura delle fanciulle in costume da bagno, mai raffigurate nella storia dell’arte.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza del mosaico pavimentale di Piazza Armerina?
- Quali sono le caratteristiche distintive dei mosaici della villa del Casale?
- Qual è una curiosità riguardante i mosaici della villa del Casale?
Il mosaico pavimentale di Piazza Armerina è significativo perché rappresenta il più grande complesso musivo di arte romana esistente in Italia, parte della villa del Casale, e raffigura scene mitiche e realistiche, come le fatiche di Ercole e il Circo Massimo di Roma.
I mosaici della villa del Casale sono caratterizzati da tessere di notevoli dimensioni, profili delle figure ben definiti con strisce di tre tessere, e un'intensa espressività, con proporzioni raccorciate e tozze, ma cariche di effetto.
Una curiosità è che uno dei mosaici raffigura delle fanciulle in costume da bagno, una rappresentazione mai vista prima nella storia dell'arte.