L'influenza greca e la propaganda nell'arte scultorea romana di Augusto

Influenza greca sulla scultura romana

Attraverso l’influenza greca i romani traggono la scultura, gli artisti studiavano infatti copiando le sculture greche e molte opere romane non sono altro che copie degli originali.
Nonostante la scultura di origine greca tendesse all’idealizzazione umana a differenza invece del realismo romano [le sculture romane venivano infatti anche spesso colorate per enfatizzare questo realismo], Augusto doveva inoltre essere anche riconoscibile ai suoi sudditi: in questo caso viene rappresentato come un guerriero militare che indossa la lorica, ovvero un’armatura dell’esercito militare romano e il suo gesto implica il suo essere un capo superiore, sembra infatti dare ordini ai suoi sottoposti. Non si poteva scolpire l’imperatore nudo come era di pratica per gli altri soggetti, poiché per lui sarebbe stato un segno di debolezza quindi viene aggiunta questa lorica decorata con rilievi che raccontano la fondazione di Roma.

Propaganda e architettura di Augusto

Molte sculture di Augusto servivano per farlo persistere nei ricordi di tutti i cittadini, anche nei luoghi più lontani dalla sua corte, questo denota quindi il carattere propagandistico che lui affidava all’arte in generale ma anche all’architettura, tanto che lui stesso disse a riguardo: “Ho lasciato un regno di marmo”.