Concetti Chiave
- La Tomba dei Cavalli, anche conosciuta come Tomba del Barone, risale al 510 a.C. e si trova a Tarquinia.
- La camera tombale è caratterizzata da un soffitto a spioventi e un timpano decorato con mostri marini e pesci.
- La parete di fondo raffigura una scena di commiato tra un defunto e i suoi parenti, con figure di cavalieri e una donna.
- I colori dominanti sono nero, rosso, grigio, verde e bruno violaceo, con un uso sapiente delle corrispondenze inverse.
- L'artista potrebbe essere stato ionico-greco, data l'armonia e la connessione con la pittura greco-orientale.
Indice
Descrizione della tomba del Barone
Risalente al 510 a.C. circa, la tomba, nota anche con il nome di Tomba del Barone, si trova a Tarquinia ed è stata rinvenuta nel 1827. La piccola camera tombale ha il soffitto a spioventi la cui trave entrale è dipinta di rosso. Il timpano (cioè la parte compresa fra i due spioventi e la sommità della parete) è dipinto con due mostri marini che nuotano in mezzo ai pesci.
Dettagli delle pitture murali
Sulla parete di fondo, al centro, è rappresentata una donna che riceve un kilix e sta salutando un uomo con la barba che si tiene abbracciato ad un ragazzo che suona l’aulos, uno strumento a fiato, in uso nell’antica Grecia. Da un lato e dall’altro avanzano due cavalieri. Invece, sulle pareti di destra e di sinistra le scene rappresentano il saluto fra un cavaliere e la donna e fra i cavalieri e i cavalli sono tenuti per le briglie.
Interpretazioni e significati
Probabilmente si tratta del commiato fra un defunto e i suoi parenti. Tutte le figure sono intervallate da arboscelli che rappresentano l’invalicabile divisione esistente fra il mondo dei vivi e quello dei morti. I colori dominanti sono il nero, il rosso, il grigio, il verde e il bruno tendente al violaceo. Il rapporto fra le zone piene e le zone vuote è perfettamente bilanciato, così sono calcolati gli equilibri tra le immagini dei due lati. Anche i colori sono studiati in modo sapiente poiché sono disposti secondo corrispondenze inverse; il cavaliere con veste scura cavalca un cavallo più chiaro e il cavaliere di colore chiaro cavalca un cavallo nero. Il giovanetto ha un abito più luminoso rispetto all’uomo che lo abbraccia che porta un manto scuro. Tuttavia, i critici non sono concordi nell’interpretazione della pittura. Alcuni sostengono che si tratta di cavalieri che si preparano per partecipare ad una cara (una sorta di palio moderno) e la coppa che viene porta alla donna costituirebbe il premio del vincitore. Presso gli Etruschi la donna era sempre presente nelle manifestazioni sportive, era molto rispettata e in questo caso è lei incaricata di premiare il vincitore. Per l’armonia e la compostezza del dipinto nonché per il legame evidente con la pittura greco-orientale, alcuni storici dell’arte suppongono che l’artista sia stato ionico-greco.
Domande da interrogazione
- Qual è la datazione e la scoperta della Tomba dei cavalli?
- Quali sono le principali scene rappresentate nella Tomba dei cavalli?
- Quali sono le interpretazioni critiche della pittura nella Tomba dei cavalli?
La Tomba dei cavalli risale al 510 a.C. circa ed è stata rinvenuta nel 1827 a Tarquinia.
Le scene principali includono una donna che riceve un kilix e saluta un uomo con la barba, un ragazzo che suona l’aulos, e due cavalieri che avanzano. Le pareti laterali mostrano il saluto tra un cavaliere e la donna, con cavalli tenuti per le briglie.
Alcuni critici vedono la scena come un commiato tra un defunto e i suoi parenti, mentre altri pensano che rappresenti cavalieri che si preparano per una gara, con la coppa come premio per il vincitore. La presenza della donna è significativa, riflettendo il rispetto per le donne nelle manifestazioni sportive etrusche.