Concetti Chiave
- La civiltà etrusca fiorì tra il IX e il IV secolo a.C. nell'area tra il mar Tirreno e i fiumi Arno e Tevere, con città-stato simili alle póleis greche.
- L'arte etrusca eccelleva nella lavorazione dei metalli, ceramica e pittura, con affreschi che rappresentano importanti testimonianze pittoriche antiche.
- Nel III secolo, il cristianesimo divenne la religione più diffusa nell'impero romano, nonostante le persecuzioni, con poche opere d'arte paleocristiana di qualità modesta.
- Una volta divenuta religione ufficiale, la Chiesa costruì basiliche e battisteri per il culto, spesso nei luoghi di martirio o sepoltura di santi.
- L'arte paleocristiana utilizzava immagini simboliche per rappresentare i principi fondamentali della fede cristiana, spesso integrando marmi da costruzioni romane.
La civiltà etrusca
La civiltà etrusca si sviluppò tra il IX e il IV secolo a.C. nel territorio compreso tra il mar Tirreno e i fiumi Arno e Tevere. Raggiunse la sua massima espansione tra il VII e il VI a.C. con la formazione di splendide città-stato, simili alle póleis greche, governate da capi supremi (lucumoni).L’arte etrusca si espresse ad alto livello nella lavorazione dei metalli, nella ceramica e nella pittura, raggiungendo risultati di rilievo.
Poiché la pittura greca è andata perduta, gli affreschi etruschi rappresentano la più importante testimonianza pittorica dell’antichità
Arte paleocristiana
Spazi e immagini per una nuova religione
Nel III secolo, nonostante le persecuzioni, il cristianesimo era già diventato la religione più diffusa nell’impero romano. Gli esempi di arte paleocristiana (cioè dei primi cristiani) risalenti a questo periodo sono piuttosto scarsi e di modesta qualità artistica. Per le tombe i primi cristiani sceglievano dei cimiteri comunitari assai semplici, detti catacombe. Ma quando il cristianesimo diventò religione ufficiale dell’impero, la Chiesa si organizzò con una propria gerarchia e fece costruire appositi edifici per il culto, come la basilica e il battistero, in grado di accogliere l’intera comunità dei fedeli. Innalzati di solito nei luoghi dove era stato martirizzato o sepolto un santo (come la Basilica di San Pietro), questi edifici venivano spesso eretti con marmi recuperati dalle costruzioni romane in rovina. Lo scopo non era solo quello di risparmiare, ma anche quello di sottolineare il carattere romano di queste costruzioni. L’arte paleocristiana raffigurava Gesù Cristo e si servì di immagini simboliche per rappresentare i principi fondamentali della fede.