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Concetti Chiave

  • Nel I millennio a.C., l'arte greca si distingue dalle civiltà orientali, con l'evoluzione degli stili architettonici, specialmente nei templi.
  • La "scuola attica" del V secolo a.C. produce le più importanti opere architettoniche dell'età classica, con strutture urbane complesse e funzionali.
  • Le arti figurative raggiungono l'apice con Fidia, che incarna l'ideale classico di perfezione formale attraverso armonia e plasticità.
  • La pittura classica si evolve da decorazioni astratte a scene mitologiche su ceramiche, riflettendo la centralità dell'uomo come soggetto.
  • Prassitele introduce una maggiore espressività nelle sculture del IV secolo a.C., allontanandosi dalla rigidità arcaica verso movimenti più fluidi.

Indice

  1. L'evoluzione dell'arte greca
  2. La scuola attica e l'urbanistica
  3. Fidia e l'apice delle arti figurative
  4. Prassitele e l'espressività scultorea

L'evoluzione dell'arte greca

Nel corso del I millennio a.C. in Grecia l’arte assume caratteri propri, distanti da quelli delle civiltà d’Oriente. L’evoluzione dello stile, dall’età arcaica a quella classica, è già evidente nel mutamento dell’impianto dei templi, i principali edifici religiosi dell’antichità, che diventano una costruzione complessa, che si articola in locali interni e arricchisce di portici esterni, secondo modelli rappresentati dagli ordini architettonici decorativi che si evolvono nel tempo e in relazione alle diverse zone di fondazione.

La scuola attica e l'urbanistica

Intorno al V secolo a.C. nasce la cosiddetta “scuola attica”, che alla fine del secolo produce le più importanti testimonianze architettoniche dell’età classica. Accanto al tempio, situato sull’acropoli, si sviluppa l’intero impianto urbano di una città, che ha esigenze sempre più diversificate e necessita dunque di strutture belle, ordinate e funzionali: l’agorà, sede di scambi commerciali e della vita politica, il buleuterio (una specie di sala del consiglio, sede della bulè) e gli altri edifici pubblici, i portici (le stoaí), il ginnasio, destinato all’esercizio fisico, e naturalmente il teatro.

Fidia e l'apice delle arti figurative

Nell’età classica le arti figurative raggiungono il loro apice con l’opera di Fidia (490430 a.C.), cui Pericle stesso affida la direzione dei lavori di costruzione del Partenone ad Atene.

Nelle sue opere si ravvisa l’ideale classico della ricerca della perfezione formale, raggiunta seguendo i criteri dell’armonia, della regolarità e della plasticità delle figure antropomorfe e divine che riproducono il corpo umano nella sua più potente e compiuta espressione. Anche la pittura rappresenta l’uomo come principale soggetto: le decorazioni prima astratte e geometriche, poi vegetali lasciano il posto a scene mitologiche, raffigurate su ceramiche a figure rosse di cui si conservano ancora importanti esemplari.

Prassitele e l'espressività scultorea

Nel IV secolo a.C. opera un altro dei grandi scultori classici, Prassitele, le cui opere si discostano ulteriormente dalla rigidità delle immagine arcaiche e assumono una maggiore espressività e delicatezza. Le figure di Prassitele sono riconoscibili per la flessuosità dei movimenti, solitamente appoggiati su un baricentro esterno che ne accentua l’abbandono.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le caratteristiche principali dell'architettura greca nel I millennio a.C.?
  2. L'architettura greca del I millennio a.C. si distingue per l'evoluzione degli stili, con templi complessi e articolati, arricchiti da portici esterni e influenzati dagli ordini architettonici decorativi. La "scuola attica" del V secolo a.C. è particolarmente significativa.

  3. Come si esprimono le arti figurative nell'età classica greca?
  4. Nell'età classica, le arti figurative raggiungono il loro apice con artisti come Fidia, che perseguono l'ideale classico di perfezione formale attraverso armonia, regolarità e plasticità. La pittura si concentra sull'uomo, con scene mitologiche su ceramiche a figure rosse.

  5. In che modo le opere di Prassitele si differenziano dalle immagini arcaiche?
  6. Le opere di Prassitele nel IV secolo a.C. si discostano dalla rigidità arcaica, mostrando maggiore espressività e delicatezza. Le sue figure sono caratterizzate da movimenti flessuosi e un baricentro esterno che accentua l'abbandono.

Domande e risposte

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