Concetti Chiave
- La Tomba dei Tori a Tarquinia apparteneva all'aristocratica famiglia degli Spurinna e presenta complessi affreschi decorativi.
- Il fregio sull'architrave raffigura due scene erotiche osservate da tori bianchi, uno dei quali con testa umana.
- Una scena mitologica mostra Achille nascosto per assalire Troilo, evocando temi di amore e morte nel mito.
- Lo stile degli affreschi ricorda i vasi greci a figure nere, con un naturalismo maggiore nella rappresentazione di Achille.
- Probabilmente un ceramista greco immigrato ha realizzato l'affresco, evidenziando incertezze nel passaggio da vaso a parete.
La tomba dei tori
La Tomba dei Tori è una delle numerose tombe affrescate rinvenute nella necropoli di Tarquinia (Viterbo) e apparteneva all'aristocratica famiglia degli Spurinna.
Nella parete di fondo della prima camera, dove si aprono due porte di accesso a quella mortuaria, si trova il programma decorativo più complesso. Sull'architrave corre un fregio con due scene erotiche, cui assistono i due tori bianchi (uno con testa umana) che hanno dato il nome alla tomba.
Stile e realizzazione dell'affresco
Lo stile ricorda quello dei vasi greci a figure nere, rispetto ai quali c'è forse maggiore naturalismo nella rappresentazione dell'eroe nascosto. E' probabile che l'affresco sia stato realizzato da un ceramista greco immigrato, messo a dura prova dal passaggio dalle dimensioni del vaso a quelle di una parete, come sembrano rivelare le incertezze nella composizione. Il programma figurativo è comunque raffinato e complesso: il tema scelto per la decorazione della tomba allude alla morte del giovane eroe, assimilata a un sacrificio per il fatto che si svolge presso un altare e per la differenza di età tra i protagonisti, il cui scontro era dunque impari. La nudità di Troilo non descrive però solo la sua giovane età, ma evoca anche il tema erotico del suo legame con Achille, legame che nel mito è insieme di amore e morte.