Concetti Chiave
- Alcibiade, noto per il suo carisma e abilità strategiche, fu allievo di Socrate e ultimo esponente della famiglia degli Alcmeonidi.
- Sostenitore di una politica aggressiva, promosse alleanze interne al Peloponneso contro Sparta, culminando nella fallita Battaglia di Mantinea nel 418 a.C.
- Convincendo Atene a intraprendere la spedizione in Sicilia nel 415 a.C., mirava a impadronirsi delle ricchezze locali per la lotta contro Sparta.
- In Sicilia, coinvolto nello scandalo dei misteri eleusini, fu condannato a morte e cambiò schieramento, consigliando Sparta e contribuendo alla sconfitta ateniese.
- Ritornato ad Atene, guidò una vittoriosa spedizione a Cizico nel 410 a.C., ma successivi insuccessi e il caos politico portarono alla sua definitiva cacciata.
In Alcibiade si riconosce forse il più controverso tra i personaggi della storia greca.
Viene raccontato come un individuo dotato di estremo carisma e fascino e un ottimo stratega; il motivo di questa sua abilità si può ritrovare nel fatto che, in quanto ultimo esponente della famiglia degli Alcmeonidi (è nipote quindi di Pericle) viene fornito della migliore educazione e formazione possibile: viene istruito da Socrate.
Carriera militare e politica
Alcibiade è caratterizzato da un forte sostegno da parte sua a favore di una politica aggressiva e sempre più isolata da Sparta, anche nel breve periodo di relativo equilibrio che segue la pace di Nicia.
Alcibiade promuove infatti la strategia, messa poi in atto, di allearsi con Mantinea, l’Elide e Argo, allo scopo di attaccare Sparta da territori interni al Peloponneso. La Battaglia di Mantinea, nel 418 a.C., ne testimonia però il fallimento. Ciò non rompe gli accordi di pace, ma conferma la supremazia assoluta di Sparta nelle battaglie su terra e porta alla cacciata di Alcibiade, che nonostante tutto ritorna nel ruolo di stratego ateniese e convince Atene della necessità di intraprendere una spedizione in Sicilia, volta ad impadronirsi delle ricchezze della regione da usare nella lotta contro Sparta.Controversie e cambi di schieramento
Le due città proseguono la guerra usando come tramite le città alleate, è qui che Atene trova il pretesto per condurre la spedizione: Segesta e Leontini chiedono il suo aiuto nell’affrontare Selinunte, affiancata da Siracusa che, per via della sua potenza, costituisce una grande minaccia; è così che nel 415 a.C. si organizza la spedizione in Sicilia con Alcibiade, Nicia e Lamaco al comando. Durante questa si potrà intravedere il primo motivo per cui Alcibiade viene considerato controverso. I sicofanti lo coinvolgono in uno scandalo, forse conducendo una manovra aristocratica contro di lui; tale scandalo viene chiamato dei misteri eleusini e consiste nella mutilazione di alcune statue del dio Hermes, al quale ne segue come pena la condanna a morte in contumacia. la condanna viene attuata all’arrivo di Alcibiade in Sicilia e lui, considerandolo l’unico modo per salvarsi la vita, cambia schieramento e gli spartani vengono consigliati da lui. La mancanza della sua guida e del deceduto Lamaco portano ad una schiacciante sconfitta della flotta Ateniese, nel 413 a.C., i cui vinti vengono imprigionati nelle latomie. Mentre corre lo stesso anno Alcibiade contribuisce alla decisione di rompere la pace, di condurre una spedizione in Attica e di allearsi con l’Impero Persiano. Sfruttando la debolezza di Atene, Sparta vi arriva alle porte e dal 411 a.C. al 410 a.C. ad Atene si instaura un effimero regime oligarchico guidato dal cosiddetto consiglio dei 400, costituito interamente da uomini aristocratici. Il secondo motivo che rende controversa la figura di Alcibiade è l’aver cambiato nuovamente schieramento, ritornando al fronte ateniese: durante la sua guida conduce una spedizione vittoriosa a Cizico nel 410 a.C. che riappropria Atene del controllo dello stretto dei Dardanelli e lui del ruolo di stratego ateniese tra il 408 a.C. e 407 a.C., ma in una città ormai governata e devastata dal caos e dalla confusione, una spedizione fallimentare fa andare i cittadini fuori controllo, che cacciano ancora una volta Alcibiade.
Domande da interrogazione
- Chi era Alcibiade e quale ruolo ha avuto nella storia greca?
- Qual è stata la causa principale della spedizione in Sicilia promossa da Alcibiade?
- Quali eventi hanno portato alla condanna a morte di Alcibiade?
- Come ha reagito Alcibiade alla sua condanna a morte e quali furono le conseguenze?
- Quali furono le conseguenze del ritorno di Alcibiade ad Atene dopo aver cambiato schieramento?
Alcibiade era un personaggio controverso della storia greca, noto per il suo carisma, le sue abilità strategiche e per essere stato allievo di Socrate. Ha svolto un ruolo chiave in eventi significativi come la spedizione in Sicilia e ha avuto un impatto notevole sulla politica ateniese, promuovendo strategie aggressive contro Sparta.
La spedizione in Sicilia, promossa da Alcibiade, aveva l'obiettivo di impadronirsi delle ricchezze della regione per utilizzarle nella lotta contro Sparta. Atene fu spinta a intraprendere questa spedizione anche a causa delle richieste di aiuto da parte di Segesta e Leontini contro Selinunte e Siracusa.
Alcibiade fu coinvolto in uno scandalo, noto come quello dei misteri eleusini, che comportò la mutilazione di statue del dio Hermes. Questo scandalo, probabilmente orchestrato da avversari aristocratici, portò alla sua condanna a morte in contumacia, che fu attuata all'arrivo in Sicilia.
Per salvarsi la vita, Alcibiade cambiò schieramento, passando dalla parte degli spartani e consigliandoli. La sua assenza e quella del deceduto Lamaco portarono a una schiacciante sconfitta della flotta ateniese in Sicilia nel 413 a.C., con gravi perdite per Atene.
Al suo ritorno ad Atene, Alcibiade riuscì a condurre una spedizione vittoriosa a Cizico nel 410 a.C., riappropriandosi del controllo dello stretto dei Dardanelli e riacquistando temporaneamente il ruolo di stratego ateniese. Tuttavia, una spedizione fallimentare e il caos politico che ne seguì portarono alla sua cacciata definitiva dalla città.