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Concetti Chiave

  • Silla fu nominato dittatore a tempo indeterminato, consolidando il suo potere attraverso una votazione manipolata dal popolo.
  • Riformò lo stato restaurando l'autorità del Senato e riducendo l'influenza politica di cavalieri e popolo.
  • I tribuni della plebe persero la facoltà di proporre leggi senza approvazione del Senato e il diritto di veto.
  • I consoli e i pretori furono limitati nell'esercizio del potere militare e politico a Roma durante il loro incarico.
  • Silla ampliò il Senato e regolamentò l'accesso alle magistrature, evitando concentrazione di potere e carriere rapide.

Indice

  1. La dittatura di Silla
  2. Riforme costituzionali di Silla
  3. Limitazioni e nuove regole

La dittatura di Silla

Appiano narra alla fine del suo primo libro di storia, dedicato alle guerre civili, che Silla scelse un interré al quale fece proporre al popolo di approvare l’elezione di un dittatore a tempo indeterminato, incaricato di rendere salda la città, l’Italia e l’intera dominazione romana. Era evidente che ciò preludeva alla sua nomina a dittatore, ma il popolo non disponeva più di una vera libertà e accolse la messinscena della votazione legare, facendo di lui “tiranno autocratico di Roma per quanto tempo lo volesse”.

Riforme costituzionali di Silla

E infatti grazie al suo potere supremo, Silla provvide a riformare costituzionalmente lo stato, restaurando nuovamente l’autorità del Senato e ridimensionando l’influenza politica dei cavalieri e del popolo. Il senato fu portato da trecento a seicento membri, e si stabilì che le varie giurie per i processi criminali fossero composte solo da senatori, estromettendo i cavalieri. Inoltre, i tribuni della plebe persero sia la facoltà di proporre leggi senza la previa approvazione del Senato, sia il diritto di veto sulle proposte dei consoli e sulle deliberazioni del senato. Ai consoli e ai pretori fu tolto il comando degli eserciti e fu vietato di allontanarsi da Roma nell’anno del loro incarico.

Limitazioni e nuove regole

In compenso allo scadere del loro mandato erano inviati di regola nelle province come governatori. Si stabilirono anche limiti d’età per ciascuna magistratura e si fissò rigidamente l’ordine in cui potevano essere rivestite, in modo da evitare carriere troppo rapide o la concentrazione esclusiva di potere nelle mani di un singolo. Il numero dei pretori fu portato a otto e quello dei questori a venti e fu prescritto un intervallo di due anni o più fra cariche diverse e uno di dieci per rioccupare la medesima carica. “immise anche nel popolo i più giovani e robusti schiavi dei suoi principali nemici uccisi, più di diecimila individui, dando loro la libertà e la cittadinanza” da Appiano.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le riforme costituzionali attuate da Silla durante il suo periodo come dittatore?
  2. Silla riformò lo stato restaurando l'autorità del Senato, riducendo l'influenza politica dei cavalieri e del popolo, aumentando il numero dei senatori e modificando la composizione delle giurie criminali. Inoltre, limitò i poteri dei tribuni della plebe e dei consoli, stabilì limiti d'età per le magistrature e regolamentò l'ordine delle cariche.

  3. Come Silla gestì il potere militare durante il suo mandato?
  4. Silla tolse ai consoli e ai pretori il comando degli eserciti e vietò loro di allontanarsi da Roma durante il loro incarico. Dopo il mandato, erano inviati come governatori nelle province.

  5. Quali misure prese Silla riguardo agli schiavi dei suoi nemici?
  6. Silla liberò e concesse la cittadinanza a più di diecimila giovani e robusti schiavi dei suoi principali nemici uccisi, integrandoli nel popolo.

Domande e risposte

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