Concetti Chiave
- Nell'anno 406, l'esercito romano, guidato da Stilicone, vinse l'ultima battaglia prima di ritirarsi a sud, lasciando i confini settentrionali vulnerabili agli invasori barbari.
- La corte imperiale, trasferitasi a Ravenna nel 404, condannò a morte Stilicone nel 408, accusandolo di essere troppo accondiscendente verso i Goti e in parte responsabile delle invasioni.
- La condanna di Stilicone segnò la fine della politica di collaborazione tra barbari integrati e Romani, privando la dinastia imperiale del suo principale protettore.
- Dopo l'abbandono dell'esercito da parte dei Goti, Alarico condusse un saccheggio devastante di Roma nel 410, primo dopo quello dei Galli nel IV secolo a.C.
- Dopo la morte improvvisa di Alarico, Ataulfo divenne il nuovo leader dei Visigoti e fondò il primo regno barbarico a Tolosa, mantenendo rapporti amichevoli con l'Impero.
L'ultima vittoria di Stilicone
Nel 406 si ebbe l’ultima vittoria del generale Stilicone. L’esercito, richiamato a Sud per contrastare gli invasori, aveva lasciato i confini settentrionali mal presidiati; altre ondate di barbari (Svevi, Alemanni e Vandali) si poterono così riversare sulle Gallie e sulla Spagna lasciate indifese. Fu allora che nella corte imperiale, che dal 404 era stata trasferita a Ravenna (meno esposta di Roma al periodo delle invasioni), prevalse la corrente antibarbarica: questa ottenne la condanna a morte di Stilicone(408), al quale si facevano risalire le responsabilità dell’invasione e si attribuiva un atteggiamento troppo accondiscendente verso i Goti. Ma si trattò di un atto sprovveduto: in questo modo falliva clamorosamente la politica di collaborazione tra barbari integrati e Romani, ma soprattutto la dinastia imperiale si privava del suo principale protettore.
La caduta di Roma
Infatti, anche quei Goti che combattevano al commando di Stilicone abbandonarono l’esercito. Questi indisturbato, Alarico scese nuovamente in Italia e saccheggiò Roma nel 410 tra la costernazione di tutta la popolazione: i Visigoti penetrarono nella città il 24 agosto e la misero a ferro e fuoco per tre giorni interi; si trattava del primo saccheggio subito da Roma dopo quello compiuto dai Galli (all’inizio del IV secolo a.C.).
Il regno di Ataulfo
Poco dopo Alarico morì improvvisamente. Il suo successore, Ataulfo, condusse i Visigoti nella Gallia sud-occidentale, dove fondò il primo regno barbarico sul territorio dell’Impero, con capitale Tolosa. Egli sposò la sorella dell’imperatore Onorio, Galla Placidia, e rimase in buoni rapporti con l’Impero.