Concetti Chiave
- La marina mercantile romana era fondamentale per il trasporto, dato che i viaggi terrestri erano difficili e pericolosi.
- Piccole compagnie di navigazione, spesso gestite da Greci, operavano nei principali porti come Ostia, dotati di banchine e magazzini.
- Le "naves oneraria" trasportavano merci a cinque chilometri orari con vento favorevole, raramente usando i remi a causa del peso.
- Le rotte mercantili collegavano la Spagna, la Gallia, le coste africane e i paesi del Mediterraneo orientale, scambiando olio, vino e altri prodotti.
- I contenitori per il trasporto di merci, soprattutto olio, formavano il Monte Testaccio, una collina di 35 metri vicino al Tevere.
La marina mercantile romana
La marina mercantile romana era imponente, anche perché i trasporti terrestri erano difficili e non sicuri, per cui quelli marittimi erano molto intensi.
Le navi e i porti
Esistevano piccole compagnie di navigazione, molto spesso gestite da Greci che avevano le loro agenzie nei porti più importanti: ad Ostia ce n’erano bel sessanta. I porti, pur non essendo molto grandi erano attrezzati con banchine per l’attracco e con magazzini (=horrea). I principali porti e le zone più pericolose per la navigazione erano anche dotati di fari.
Le navi da carico si chiamavano “naves oneraria”, erano più larghe e più corte di quelle da guerra e a pieno carico e con il vento favorevole raggiungevano i cinque chilometri orari. Era molto raro che durante la navigazione fossero adoperati i remi, tenuto conto della pesantezza delle imbarcazioni.
Normalmente, sule navi non esistevano cabine; l’equipaggio e gli eventuali passeggeri dormivano sul ponte o sotto coperta
Le rotte e i commerci
Le rotte mercantili toccavano, la Spagna, la Gallia, le coste mediterranee dell’Africa e i paesi bagnati dal Mediterraneo orientale. Dalla Spagna (ed in modo particolare dalla Betica – Spagna meridionale – e dalla Catalogna) veniva importato l’olio il vino ed il gurum, una sorta di salsa di pesce, fatta fermentare al sole e molto apprezzata.
Dopo la conquista di Cesare, il vino proveniva soprattutto dalla Gallia. I paesi e le isole del Medio Oriente fornivano anch’essi olio, vino e prodotti a base di pesce, mentre Alessandria d’Egitto intratteneva rapporti con Roma per il commercio del grano.
Il trasporto delle merci
La merce veniva trasportata utilizzando dei grossi contenitori di terra cotta e quelli addetti all’olio, una volta usati, erano ridotti in frammenti che col tempo formarono addirittura una piccola collina, alta 35 metri, chiamata Monte Testaccio, situata sulla riva destra del Tevere.
Domande da interrogazione
- Qual era l'importanza della marina mercantile romana?
- Come erano strutturati i porti romani e quali servizi offrivano?
- Quali erano le principali rotte commerciali e i prodotti scambiati?
La marina mercantile romana era fondamentale poiché i trasporti terrestri erano difficili e insicuri, rendendo i trasporti marittimi molto intensi.
I porti romani, pur non essendo molto grandi, erano attrezzati con banchine per l'attracco, magazzini e fari nelle zone più pericolose per la navigazione.
Le rotte mercantili includevano la Spagna, la Gallia, le coste mediterranee dell'Africa e il Mediterraneo orientale, con scambi di olio, vino, gurum e grano.