Concetti Chiave
- La tetrarchia dioclezianea crolla quando Costantino viene acclamato augusto dalle truppe, bypassando il sistema di successione stabilito.
- Nel 306, oltre a Costantino, anche Massenzio viene proclamato augusto a Roma, creando tensioni tra i vari pretendenti al titolo imperiale.
- Le riforme di Diocleziano, inclusa la tetrarchia, subiscono un collasso, con poche eccezioni come la riorganizzazione amministrativa.
- Alla morte di Costanzo Cloro, la nomina di Costantino come augusto viene contestata da Galerio, che eleva Severo al ruolo di augusto.
- Nel 307, Massenzio reintegra suo padre Massimiano come augusto e Costantino si allea sposando Fausta, ma la tetrarchia è ormai defunta.
L'ascesa di Costantino
Costantino era figlio di Costanzo Cloro, uno dei due augusti che, insieme a Massimiano, si dividevano l’impero in una fase della tetrarchia dioclezianea; alla morte improvvisa di Costanzo Cloro, anziché succedergli un nuovo augusto (diventando augusto il suo cesare), le truppe elevano suo figlio Costantino augusto (pilotate da Costantino stesso), affossando il sistema tetrarchico dioclezianeo.
La crisi della tetrarchia
Nel 306 Costantino è acclamato augusto; gli altri non sono d’accordo e, quasi contemporaneamente, Massenzio (figlio di un altro augusto, Massimiano) viene proclamato augusto a Roma (che, pur non essendo più la capitale più importante, mantiene una grande importanza in quanto c’erano i senatori romani, il più importante consiglio imperiale). La situazione tetrarchica va in tilt, come gran parte delle riforme di Diocleziano (apparentemente razionali, perfette e funzionali), fra cui le persecuzioni, l’Editto dei prezzi, l’inflazione monetaria (tranne la riorganizzazione amministrativa e la provincializzazione dell’impero).
Il fallimento della tetrarchia
Nel 305 Diocleziano abdica e Galerio diviene augusto d’Oriente, il quale si sceglie Severo come cesare, mentre Costanzo Cloro divine augusto e Massimino Daia il suo cesare; il 25 maggio del 306 Costanzo Cloro muore improvvisamente e l’esercito a York acclama Costantino augusto, che si sposta subito a Treviri, mentre Galerio non l’accetta come tale e proclama augusto Severo, lasciando Costantino come cesare. Contemporaneamente, a Roma i pretoriani e il Senato eleggono il figlio di Massimiano, Massenzio; tuttavia Massimiano rivendica la sua posizione di augusto, così, nel 307 Massenzio accetta che suo padre torni in gioco e lui, acclamato a Roma, eleva il suo padre di nuovo al ruolo di augusto. Costantino, declassato a cesare, si sposa la figlia di Massimiano, Fausta (che lascerà dopo poco), ottenendo che il suocero lo elevi anche lui ad augusto: la tetrarchia è quindi ormai fallita.
Domande da interrogazione
- Quali eventi hanno portato all'ascesa di Costantino come augusto?
- Quali furono le conseguenze della crisi della tetrarchia nel 306?
- Come si è concluso il sistema della tetrarchia?
Costantino è stato elevato ad augusto dalle truppe dopo la morte improvvisa di suo padre, Costanzo Cloro, sfidando il sistema tetrarchico di Diocleziano.
La crisi portò a una situazione caotica con Costantino e Massenzio proclamati augusti, mettendo in discussione le riforme di Diocleziano e destabilizzando l'assetto politico dell'impero.
La tetrarchia fallì definitivamente quando Costantino, dopo essere stato declassato a cesare, fu nuovamente elevato ad augusto, mentre Massenzio e Massimiano rivendicavano il potere a Roma, dimostrando l'inefficacia del sistema tetrarchico.